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Catania, le «bacchettate» della Corte dei Conti

Anche le partecipate nel mirino, contestata «la mancanza di monitoraggio sugli effetti prodotti dai risultati di gestione»

CATANIA. La Corte dei Conti «richiama» il Comune, avendo apprezzato poco le relazioni semestrali dello scorso anno su «regolarità della gestione amministrativa» e «adeguatezza del sistema dei controlli interni». I due rapporti, inviati dal sindaco Enzo Bianco il 16 dicembre e il 28 marzo ma relativi anche all’attività svolta dalla precedente amministrazione, sono stati esaminati dalla Sezione di Controllo presieduta da Maurizio Graffeo che ha deciso di trasmettere le proprie osservazioni pure alla Procura contabile. La delibera è stata notificata in queste ore al primo cittadino, alla presidente del Consiglio comunale e ai revisori. Le aziende partecipate, ancora una volta, sono fonte di critiche.

Non le uniche, ma certamente rilevanti. I magistrati, fra l’altro, contestano «la mancata effettuazione di un monitoraggio sulla situazione contabile, gestionale e organizzative» di quelle società, ma anche «sugli effetti prodotti dai risultati di gestione sul bilancio finanziario dell’ente e sulla qualità dei servizi erogati». Alle partecipate, comunque, è dedicata solo parte della delibera della Sezione di Controllo che, peraltro, contesta a Palazzo degli Elefanti la carenza del piano generale di sviluppo.

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