CATANIA. Sicilia Democratica muove i primi passi, surriscaldando l'atmosfera a Palazzo degli Elefanti. Oggi il "movimento-partito" di Lino Leanza conclude la due giorni di assemblea costituente a Giardini. Al Comune di Catania, intanto, i consiglieri ex "Articolisti" la scorsa settimana avevano già chiarito da che parte stanno e votato a favore del bilancio. Salvo Di Salvo resta assessore, Sebastiano Arcidiacono vicepresidente del Consiglio cittadino ma i "leanziani" fanno gruppo a 3. "Sovradimensionati", dicono più o meno sottovoce molti esponenti della maggioranza. Crescono aspettative di rimpasto e tensioni, evidenziate in modo eloquente dalle molte assenze - ben 22 su 45, in gran parte nel centrosinistra - al momento dell'approvazione del preventivo.
Sono sei, adesso, i consiglieri "sopravvissuti" in Articolo 4 ma dispongono di un rappresentante in Giunta - Angela Mazzola, nominata "in quota" a Luca Sammartino che è parlamentare all'Ars - e nessuna carica istituzionale in Aula. Il pressing su Enzo Bianco è iniziato da tempo e coinvolge non solo Di Salvo. Il Pdci, infatti, vanta Orazio Licandro assessore ma nessuna presenza in Consiglio, mentre la delega Udc affidata a Valentina Scialfa potrebbe essere rivendicata dal gruppo di Catania Futura, decisamente vicino al deputato regionale centrista Nicola D'Agostino.
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