CATANIA. "Stavolta, non ci saremo. Se hanno i numeri, si votino da soli il regolamento sulle spese di rappresentanza". Alla vigilia della seduta di Consiglio comunale, che dovrebbe pure discutere il regolamento-bis sui "costi dell'effimero", l'opposizione va allo scontro con la giunta Bianco. Spiega Manlio Messina, capogruppo di Area Popolare: "Strumentalmente, mentre noi raccoglievamo più di 500 firme contro il biglietto notturno a 2 euro in centro storico, l'amministrazione ha diffuso la notizia di una conferenza dei servizi sulla questione. Noi non se sapevamo nulla. Siamo bravi solo a garantire il numero legale. Ma adesso basta!".
Giuseppe Castiglione, rappresentante di Grande Catania, parla di "regime" e protesta: "Siamo stati ignorati sulle strisce blu, come sul ripristino della nuova viabilità nella zona di corso delle Province e via D'Annunzio. Su quest'ultimo punto, venti consiglieri avevamo sottoscritto un documento per chiedere di sospendere ogni decisione in attesa di una soluzione condivisa con i commercianti. Invece, niente. Il 5 gennaio, sono ricomparsi i sensi unici e lo spartitraffico".
Santi Bosco, capogruppo di Forza Italia, evidenzia le lacerazioni nella maggioranza: "Anche il presidente della commissione Commercio Ludovico Balsamo, che è di Articolo 4, ha firmato la nostra petizione contro il biglietto di sosta notturna.
E, nei giorni scorsi, Carmelo Coppolino (attuale esponente di Catania Futura, ma eletto nella civica di centrodestra Grande Catania, ndr) aveva affermato che in città va tutto a rotoli. Il passaggio di Coppolino in maggioranza credo sia stato prematuro, ma comunque sono problemi personali. Adesso, comunque, il centrosinistra si assuma la responsabilità di far passare le delibere volute dal sindaco. Sulle spese di rappresentanza, concorderemo come sempre una linea unitaria con le altre forze di opposizione. Certo è che in questi mesi, da quando (in maggio, ndr) il regolamento era stato ritirato, nella delibera non è cambiato nulla".<TB>Castiglione annuncia emendamenti: "O quel testo viene modificato, o noi usciamo". Manlio Messina conferma: "Non voteremo più nulla. Il sindaco non dialoga con nessuno, l'amministrazione va a tentoni, la maggioranza non esiste. Eppure, continuano a dire che va tutto bene".
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