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Articolo 4, a Catania tardano le alleanze: l'adesione al Pd va in "frigo"

CATANIA. Più di tre mesi dopo la "festa di autoscioglimento" a Le Ciminiere, Articolo 4 ha ancora gruppo e simbolo in Consiglio comunale. Oltre che rappresentanza in Giunta. Ancora, niente adesione al Pd: "Spero che questo percorso si chiuda presto, ma ormai è irreversibile", ha commentato ieri il segretario regionale del Partito Democratico Fausto Raciti, impegnato nella "sua" Acireale per un convegno insieme con Giovanni Burtone e il leader di Area Popolare Ncd-Udc Giampiero D'Alia. Sembra allontanarsi, invece, il trasloco del deputato regionale Nicola D'Agostino con il suo drappello di consiglieri in città - la civica "Catania Futura" - e provincia: "Perchè D'Agostino non passa? Bisognerebbe chiederlo a lui", ha tagliato corto Raciti al termine dell'incontro organizzato da "Hub Sicilia Internazionale" di Santo Primavera, Seby Leonardi e Francesco Attaguile.
Ormai alle spalle le polemiche intestine suscitate dall'apertura del Pd agli "Articolisti", il transito a Palazzo degli Elefanti non viene formalizzato neppure adesso che è stata archiviata la tornata elettorale e le tensioni provocate in terra d'Etna dalla strana sfida di Tremestieri, dove il ballottaggio ha visto di fronte proprio i "promessi sposi". Gli ex di Articolo 4, da un lato. L'aspirante sindaco del Partito Democratico, dall'altro.

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