Il consiglio comunale di Catania la notte scorsa, con 19 favorevoli e 2 astenuti, ha adottato la proposta di delibera della giunta di Salvo Pogliese con le misure correttive relative alle criticità contestate dalla Corte dei Conti relativamente ai contenuti dei rendiconti degli esercizi finanziari approvati nel 2014, 2015 e 2016. Il sindaco ha introdotto il dibattito consiliare spiegando che «la delibera si limita doverosamente a prendere atto e trascrivere in un manovra correttiva i rilievi della Corte dei Conti». «
Questa delibera - ha aggiunto - ci mette in condizione di avviare un percorso per tentare di evitare il dissesto con un’azione diversificata di riordino dei documenti contabili le cui criticità sono state evidenziate dalla Corte dei Conti, ma anche con il ricorso che il prof. Cariola depositerà tra qualche giorno e la possibilità che offre il decreto Milleproroghe di un nuovo piano di riequilibrio».
«Lo facciamo consapevoli tuttavia, come abbiamo detto fin dal primo giorno dell’insediamento, che è comunque necessario - ha proseguito Pogliese - che il governo nazionale ci dia un congruo contributo che ci metta in grado di riequilibrare i conti comunali».
I rilievi di legittimità contenuti nella manovra approvata dal consiglio comunale ammontano complessivamente a 449.472.210,85 euro, da spalmare negli strumenti finanziari dal rendiconto 2017 al previsionale 2022, misure adottate entro i 60 giorni dell’avvenuta notifica della deliberazione della Corte dei Conti.
Il vicesindaco e assessore al Bilancio Roberto Bonaccorsi ha spiegato che «i correttivi riconducono nell’alveo della regolarità contabile i documenti finanziari del Comune, come prescritto dalla Corte dei conti».
«Questa amministrazione - ha aggiunto Bonaccorsi - avrà sempre uno spirito collaborativo con la magistratura contabile e a questo proposito voglio ricordare che i giudici del controllo hanno ritenuto di sottoporre gli atti pregressi all’esame della Procura della Repubblica. Come dicono nel loro parere gli stessi revisori dei conti, le misure adottate sono assolutamente corrispondenti a quelle volute della Corte dei conti».
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