La Lega in città, con il sottosegretario Stefano Candiani, il M5s a Roma, con la deputazione etnea a fare pressing sul vice ministro all'Economia, Laura Castelli. Il dissesto del Comune resta sempre argomento all'ordine del giorno nell'agenda politica del governo nazionale.
Dopo gli ultimi incontri pubblici o riservati, la data segnata in rosso sul calendario è quella di lunedì 17, quando sarà sottoposto all'esame della camera l'emendamento chiamato da queste parti «salva Catania», ma che in realtà dovrebbe salvare in primo luogo Roma e poi tutti gli altri enti locali in dissesto o pre dissesto.
Una data guardata con speranza anche dai sindacati che prendono le distanze da una sorta di competizione sugli annunci, che fino ad ora, però, non ha portato nulla di concreto, con il rischio, sempre più prossimo, che dal 1° luglio lo stipendio per circa 10.000 famiglie legate alle casse di Palazzo degli elefanti diventi un miraggio e che servizi essenziali, come il trasporto pubblico, siano bloccati fino a tempo indeterminato.
L'articolo nell'edizione della Sicilia Orientale del Giornale di Sicilia
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia