Stanziato un milione di euro per valorizzare i siti Unesco di piazza Armerina, Siracusa e della Val di Noto di cui fa parte anche Caltagirone, ma per la cittadina non è stato avviato nessun progetto. E’ questo, almeno, quanto risulta da una verifica degli albi pretori dei Comuni di Noto e Caltagirone, cosa che ha indotto deputati e consiglieri comunali a presentare tre distinte interrogazioni M5s alla Camera, all’Ars e al Comune di Caltagirone.
L’iniziativa è del presidente della commissione Difesa della Camera, Gianluca Rizzo, del capogruppo M5s all’Ars, Francesco Cappello, e del consigliere comunale di Caltagirone, Lara Lodato. Il finanziamento in questione è quello previsto dal decreto del Ministro per i Beni e le Attività Culturali del 23 dicembre del 2010 per il progetto "Avvio del Piano di Gestione - Attuazione del Programma A e Programma C".
La piena vigenza ed esecutività del finanziamento è stata confermata da una nota inviata al comune di Noto dal Ministero dei Beni Culturali, che autorizzava pure la proroga per l’attuazione del progetto, prima, fino al dicembre 2018, e successivamente a dicembre 2019. Per gli esponenti pentastellati, il mancato utilizzo dei fondi ha avuto delle concrete ricadute nel degrado in cui versa anche il sito della Scala Maria Santissima del Monte, con diverse maioliche che necessitano la sostituzione, la pavimentazione di alcuni gradini dissestata e la scerbatura effettuata solo da gruppi di volontari in prossimità dei festeggiamenti in onore del patrono San Giacomo.
Viene quindi richiesto ai rispettivi interlocutori istituzionali «quali notizie siano in grado di riferire in merito al mancato utilizzo del finanziamento erogato al fine di dare avvio al piano di gestione per i siti Unesco in particolare nella città di Caltagirone» e quali ulteriori azioni «si vogliano intraprendere al fine di garantire il rispetto delle azioni indicate dal piano di gestione dell’Associazione Distretto Culturale Sud-Est, necessarie al mantenimento del decoro e della piena fruibilità dei siti Unesco appartenenti».
Si chiede infine «quali siano le informazioni riferibili sullo stato di decoro del centro storico di Caltagirone e quali siano le azioni concordate con Regione e Comune al fine di continuare a garantirne l’originale splendore culturale.» «Caltagirone - dice Rizzo - ha un potenziale turistico enorme. E’ ora che, a ogni livello istituzionale, si proceda tutti nella stessa direzione».
Secondo Lodato, «in un’epoca di austerity, dove i Comuni ricevono sempre meno contributi statali e regionali, ritengo che non valorizzare le risorse economiche del Ministero per il riconoscimento che l’Unesco ha conferito al nostro territorio denoti una miopia di fondo ed una mancanza di capacità programmatica».
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