Un’alleanza milazzista «Dc-Psi 2.0» con Fi, Fdi e filo-leghisti ieri sera, a Villa Etrusca a Bronte, ha aperto la campagna elettorale per la candidatura a sindaco della capitale etnea del pistacchio, dell’ex primo cittadino e senatore Pino Firrarello.
Ricandidabile dopo i due mandati dal 2005 al 2015, ieri sembrava ai nastri di partenza del 1984, Firrarello, quando «per caso» (dice lui) a Roma incontrò l’allora leader socialista brontese Turi Leanza (che fu deputato regionale e vice presidente della Regione) e con la «sacralità della parola data» si vide eleggere, dai consiglieri Dc-Psi, per la prima volta sindaco di Bronte.
Ieri, a rinnovare l’«accordo romano» c’era Antonio Leanza, il figlio di Turi (scomparso il 31 dicembre 2015), insieme a Nuccio Gatto, Enza Meli e Turi Pizzuto che di Firrarello nel ’85 fu vice. Eletto sindaco dell’Ulivo nel 2002, sconfiggendo il centrodestra con Nunzio Calanna (padre dell’attuale primo cittadino), nel 2004 Turi Leanza subì la «mozione di sfiducia» dalla maggioranza consiliare targata Casa delle libertà, che sei mesi dopo portò alla prima elezione diretta a sindaco di Firrarello.
«Non ci posso credere che siamo di nuovo qui», diceva Enza Meli ieri sera, dopo l’ultimo sostegno all’attuale sindaco, col quale sul concetto di «sacralità della parola data» avrebbero avuto da subito divergenze insuperabili.
Di ritorno si può parlare, invece, per il simpatizzante leghista Vittorio Triscari e il forzista Pippo De Luca, sindaco di Maletto, nel 2015 entrambi contro il candidato di Firrarello, Salvatore Gullotta, ieri assente, il cui fratello Giuseppe, ex firrarelliano più volte consigliere comunale e assessore, oggi è in campo per la carica di sindaco.
Leanza, Triscari e De Luca presenteranno ognuno una lista in aggiunta alle tre civiche firrarelliane, che del coordinatore Claudio Mudanò di Fdi ospiterebbero un paio di candidati. In sala, oltre a quelli d’«area», Angelica Prestianni, Carlo Castiglione, Massimo Castiglione e Maria De Luca, c’erano i consiglieri Tanino Saitta, rientrato dopo l’esperienza con Calanna, e Giuseppina Ruocco, ricandidata nella lista dei «compagni»; in platea anche il presidente del consiglio comunale Nino Galati (azzurro, nel 2015 candidato di Calanna).
Oltre a Nunzio Saitta, vice sindaco nell’ultimo mandato di Firrarello, che non ha ceduto alle moine degli emissari ex Mpa di scendere in campo contro il «Senatore», fra gli altri è intervenuto l’onorevole Giuseppe Castiglione.
Al tavolo dei relatori c’era solo Pino Firrarello, che non ha usato termini lusinghieri parlando dell’attuale sindaco Graziano Calanna (Pd) e delle “gerarchie” del suo partito, così come fra impliciti e sottintesi non si è risparmiato sul suo eterno rivale Raffaele Lombardo, invisibilmente presente nella campagna elettorale per le prossime comunali Bronte.
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