Un nuovo video che ritrae la giudice di Catania Iolanda Apostolico mentre con altri manifestanti scandisce lo slogan «siamo tutti antifascisti» è stato diffuso sui canali social della Lega. Il video è incorniciato da una didascalia, «Catania, coppia che lavora in tribunale tifa con l’estrema sinistra davanti alla polizia», con riferimento alla presenza anche del marito della magistrata. In cima il post che richiama una frase del giudice Rosario Livatino: «Nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili».
«La situazione - commenta Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega e commissario del partito in Sicilia - è grave e preoccupante: la giudice ha assistito a urla, offese e accuse gravissime contro le forze dell’ordine. E nel nuovo video la si vede cantare, come allo stadio, “siamo tutti antifascisti”. Chi sarebbero i fascisti? Le forze dell’ordine? Il governo con la Lega? Ho grande rispetto della magistratura e delle istituzioni, serve andare a fondo della vicenda a tutela dei giudici che ogni giorno compiono il proprio mestiere con imparzialità, terzietà, abnegazione e spirito di servizio, sicuramente turbati da notizie come queste». Nella nota Tardino aggiunge: «Basta cortina fumogena dalla sinistra, basta tentativi di distogliere l’attenzione. Serve fare chiarezza, immediatamente».
«I magistrati - dichiara in radio il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove - sono costituzionalmente inamovibili, indipendenti, autonomi, ed è giusto che sia così ma non sono insidacabili. La categoria dell’insindacabilità legata ad una corporazione la conosco solo in Iran per gli ayatollah». Per Delmastro «lo scontro con la magistratura non fa bene al sistema Italia ma qui siamo di fronte all’operato di un singolo magistrato». Delmastro incalza: «Cosa ci faceva la giudice Apostolico a quella manifestazione? Invece di parlare del video, chiediamoci se è normale che un magistrato vada ad una manifestazione per contestare le politiche di respingimento in mezzo a una folla ululante. Respingo le accuse delle opposizioni e non comprendo perché dovremmo verificare la provenienza del video dato che la polizia di Stato lo ha già chiarito».
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