Assessori ancora disoccupati a Bronte, dopo il ritiro di tutte le deleghe da parte del sindaco Pino Firrarello, che ormai da un mese ha assunto il controllo diretto dell’intera amministrazione comunale. Obiettivo del drastico azzeramento è la ricostituzione della giunta, che da agosto è senza un assessore, rispetto ai cinque previsti.
Il sindaco ha ritenuto di concentrare tutto su di sé, «nelle more di una valutazione relativa anche ad un eventuale riassetto istituzionale previa concertazione con le forze politiche di maggioranza», per «consentire - ha scritto Firrarello - il regolare ed urgente funzionamento della giunta comunale».
Sebbene senza deleghe, comunque, gli assessori Massimo Castiglione, Maria De Luca, Angelica Prestianni e il vice sindaco Turi Pizzuto, sono in carica. L’ultima ricomposizione dell’esecutivo risale a sette mesi fa, a seguito delle dimissioni del vicesindaco Antonio Leanza, rassegnate a inizio primavera, quasi a metà mandato dell’attuale amministrazione. Sempre per la lista di maggioranza «Uniti per Bronte - Lista Leanza», a maggio i socialisti di Enza Meli hanno optato per una scelta da amarcord e, dopo 37 anni, il consigliere Pizzuto è tornato a fare il vice dello stesso Firrarello, già sindaco di Bronte nel 1986.
Con questa nomina, gli assessori-consiglieri salivano a tre (uno in più rispetto ai limiti di legge), ma Firrarello auspicava che Pizzuto rimanesse «anche in Consiglio comunale». Così, il primo cittadino finiva col sollecitare indirettamente le dimissioni da consigliere agli assessori Massimo Castiglione (Bronte riparte-Firrarello sindaco) e Nunzio Saitta (Progetto Bronte-Firrarello sindaco).
Fra le proteste per l’illegittima presenza in giunta di tre assessori-consiglieri (con interessamento del prefetto di Catania), da una parte della minoranza guidata dal consigliere Graziano Calanna, e la scelta del duo Castiglione-Saitta di rimanere ai loro posti, a inizio luglio al doppio incarico rinunciava il neo vice sindaco.
Un mese dopo, però, a rimettere in discussione tutti gli equilibri sono arrivate le dimissioni da assessore di Nunzio Saitta, che nella maggioranza consiliare hanno risvegliato «antichi appetiti», in qualche caso, e «nuove consapevolezze», in qualcun altro. Ormai da tempo ci sarebbe la quadra per l’ingresso in giunta di un misterioso consigliere, il quale sarebbe consapevole del gradimento ma perplesso ad accettare l’incarico. Intanto, a Bronte si è sempre più curiosi di sapere chi sarà il tanto atteso quinto assessore.
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