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Siccità, l'allarme del sindaco di Belpasso: «Grave deficit idrico, servono interventi urgenti»

Carlo Caputo ricorda che «siamo in pieno inverno, eppure non c'è neve sul nostro Etna e facciamo i conti con temperature primaverili. Il 45% della Sicilia è attualmente in condizioni di allerta»

Carlo Caputo, sindaco di Belpasso

«L'acqua è una risorsa essenziale che comincia a scarseggiare in tutte le parti del mondo e non solo nei paesi più caldi. Siamo in pieno inverno, eppure non c'è neve sul nostro Etna e facciamo i conti con delle temperature quasi primaverili». È quanto dichiara il sindaco di Belpasso, Carlo Caputo.

Qualche settimana fa un report dell’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia sulla siccità in Sicilia 2023 e sui dati degli invasi del mese di gennaio 2024 aveva lanciato l'allarme.

«Piove poco, le precipitazioni sono scarse, inferiori alla norma del periodo con un deficit di circa 200 millilitri di acqua. I volumi di acqua degli invasi sono in drastico calo - aggiunge il sindaco -. La disponibilità all’interno delle dighe è calata di oltre 16 milioni di metri cubi in 30 giorni, tra novembre e dicembre 2023. Il 45% della Sicilia è attualmente in condizioni di allerta siccità, secondo l’Osservatorio europeo sulla siccità. Nelle prime settimane di gennaio, nelle provincie di Agrigento, Caltanissetta, Palermo e Trapani, diversi comuni hanno razionato l’acqua. Nel catanese la riduzione della produzione dell’acqua tocca circa il 30%. L’Osservatorio distrettuale permanente sugli utilizzi idrici ci conferma uno stato di criticità. Ma soprattutto non dimentichiamo lo spreco di migliaia di metri cubi d’acqua, persi a causa delle cattive condizioni della rete idrica. Si stima che in alcune zone si perda circa il 50% dell’acqua. Tutti segnali di una situazione che deve tenerci in allerta».

«Lo stress idrico che stiamo vivendo è tangibile ed emergenziale, non è più tempo di procrastinare decisioni importanti. Dobbiamo riflettere sul problema - in maniera seria - e fare ognuno di noi la nostra parte. La politica deve agire, ora, subito, non può permettersi errori. Servono urgentemente investimenti sulla rete per evitare che la risorsa idrica, già scarsa, si perda inutilmente. Serve pianificare in maniera lucida le azioni da compiere nei prossimi mesi».

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