«Il Comune di Mascali è allo sbando, con una serie interminabile di finanziamenti persi dall’amministrazione, procurando un danno grave e irreparabile all’Ente; tutti gli adempimenti essenziali, Rendiconti, Bilanci di previsione, Bilanci consolidati, vengono omessi o presentati in ritardo di anni, privandoli di fatto di efficacia ai fini della programmazione; che la stessa amministrazione è rimasta sorda a tutte le grida di allarme sollevate dall’opposizione che sono rimaste inascoltate. In conclusione sono venute meno le condizioni per espletare, in maniera dignitosa, il proprio mandato sino alla naturale scadenza».
Con questa motivazione, stamattina, i nove consiglieri di opposizione, sui sedici che complessivamente compongono l’importante organo amministrativo comunale (Ilaria Barbarino, Agata Cardillo, Giuseppe Cardillo, Gaetana Finocchiaro, Melania Le Mura, Emanuele Nigrì, Carmelo Portogallo, Graziana Scandurra, Rosario Tropea) hanno presentato un documento con il quale si dimettono in tronco dal civico consesso. Una decisione che giunge a un anno e mezzo dalle prossime elezioni amministrative a Mascali.
Il documento, che è stato notificato al segretario generale, manifesta una profonda insoddisfazione rispetto al lavoro svolto dal sindaco e dall’amministrazione in carica. Le conseguenze delle dimissioni producono di fatto la decadenza del consiglio comunale, ma tuttavia non hanno conseguenze sulla figura del sindaco e della giunta, che rimarranno in carica fino alla scadenza del proprio mandato. Le funzioni amministrative del Consiglio, secondo la normativa vigente, verranno affidate ad un commissario che dovrebbe essere inviato dalla Regione.
Il sindaco di Mascali Luigi Messina appresa la notizia ci ha dichiarato: «Sono dispiaciuto di questa decisione. L’assenza del Consiglio produce una grave carenza di democrazia. Verificheremo un modo diverso di condividere con la collettività le azioni amministrative che intendiamo portare avanti».
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