Catania

Venerdì 22 Novembre 2024

L'inchiesta di Catania, Sammartino risponde al gip: «Sono estraneo a tutte le accuse che mi vengono contestate»

«Ho risposto a tutte le domande che mi sono state poste perché sono estraneo a tutte le accuse che mi vengono contestate. Ho piena fiducia nell’operato della magistratura». L’ha detto il deputato regionale della Lega Luca Sammartino, sospeso da cariche pubbliche per un anno, dopo l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip di Catania, assistito dal suo legale, avvocato Carmelo Peluso. Sammartino, dopo la notifica del provvedimento, si è dimesso dalle cariche di vice Governatore e assessore regionale all’agricoltura. «Sono assolutamente estraneo alle vicende che mi vengono contestate - ha detto Sammartino parlando con i giornalisti davanti al Palazzo di Giustizia di Catania accanto al suo legale - e tengo a precisare che non sono coinvolto in reati di mafia né in voto di scambio, mi sono contestati due capi di imputazioni sui quali ho risposto con grande serenità e dopo avere letto, in questi pochi giorni, i documenti che mi sono stati forniti. Sono sereno e ho risposto a tutto quello che mi viene contestato, cioè due casi di corruzione. E sono sereno perché non commesso nessun reato. Ho risposto per dimostrare la mia totale innocenza». Sulla bonifica da microspie nella sede della sua segreteria, uno dei due capi di imputazione contestati dalla Procura, Sammartino ha spiegato di avere risposto «come era giusto fare davanti ai pubblici ministeri e al gip, chiarendo, nel minimo dettaglio, quello che mi veniva contestato». «Ho grande fiducia nella magistratura. Con grande serenità - ha aggiunto - mi difendo, assieme al mio avvocato, e sono convinto che è corretto che l’autorità giudiziaria svolga le proprie funzioni, e le rispetto. Sono qui per dimostrare la mia estraneità a tutti i fatti». L’avvocato Carmelo Peluso ha anticipato quali saranno i prossimi passi della difesa: «quello tecnico successivo - ha spiegato il penalista - se non ci saranno novità è quello fare appello al Tribunale competente per chiedere la revoca della misura, sempre che non siano le opzioni diverse: che sia lo stesso gip, in seguito dell’interrogatorio di garanzia, di valutare la possibilità di revocare il provvedimento».

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