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Etna, Faraone: dichiarare lo stato di emergenza per la cenere lavica

Interrogazione al ministro della Protezione civile: «Aiutare economicamente aziende e amministrazioni comunali»

«Il Consiglio dei ministri deliberi lo stato d’emergenza nazionale per lo stato calamitoso provocato dagli effetti dalle eruzioni dei vulcani siciliani».
Lo ha chiesto Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera, con un’interrogazione al ministro per la Protezione civile.

«Gli eventi dei vulcani siciliani, Etna e Stromboli - ha detto Faraone - negli ultimi anni hanno colpito duramente le cittadine limitrofe. Gli effetti delle eruzioni non possono non essere considerati calamitosi. Oltre a rappresentare un problema di salute pubblica, la sabbia vulcanica è una sciagura per le aziende agricole del territorio, un grave pericolo per la circolazione stradale e il traffico aereo, un forte disagio e aggravio di spesa per i privati cittadini.

Ma anche un problema enorme per i comuni interessati: non devono occuparsi solo della rimozione e dello smaltimento di tutta la sabbia ma anche affrontare il problema delle grondaie degli edifici pubblici e delle caditoie stradali. Le amministrazioni sono così costrette a fronteggiare tali emergenze indebitandosi, in attesa del sostegno della Regione Siciliana. È per questo opportuno - ha concluso - intervenire con misure straordinarie, per aiutare economicamente aziende e amministrazioni comunali colpite», conclude.

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