«Il conseguimento di uno stato di equiparazione tra le misure previste per le tradizionali sigarette e quelle previste per i nuovi prodotti a tabacco riscaldato risponderebbe all’esigenza di tutelare la salute pubblica». Lo scrive il Ministero della Salute in una nota inviata al Codacons Sicilia, che aveva presentato nei giorni scorsi un’istanza al Ministero a seguito di un recente studio condotto dall’Istituto Mario Negri che sottolineava come le sigarette elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato non aiutino i fumatori a smettere di fumare.
Per il Codacons, «il Ministero della Salute condivide i timori dell’associazione e sottolinea l’importanza di equiparare i nuovi prodotti da fumo a quelli tradizionali allo scopo di tutelare la salute pubblica». Nella sua nota di risposta il Ministero della Salute, spiegando le recenti disposizioni sul tema assunte in sede comunitaria, informa, tra l’altro, che «l’attuale ordinamento non prevede una disposizione che vieti in tutti i luoghi pubblici l’utilizzo della sigaretta elettronica», aggiungendo che «la Commissione Europea nel corso del 2023 dovrebbe presentare la proposta di aggiornamento della Raccomandazione del Consiglio del 2009 sugli ambienti senza fumo, finalizzata ad allineare la raccomandazione agli sviluppi del mercato e a includere nel suo campo di applicazione l’uso del tabacco e dei prodotti correlati in determinati spazi all’aperto».
Proprio sulla pericolosità dei prodotti da fumo di nuova generazione il Codacons ha lanciato a Catania una campagna volta a sensibilizzare i cittadini circa i rischi per la salute connessi all’utilizzo di sigarette elettroniche e a tabacco riscaldato.
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