Entusiasmo, formazione e crescita professionale. Sono queste le parole chiave che hanno caratterizzato la seconda edizione di Case Report Challenge: sfide interattive per pediatri in formazione. L’evento, interamente dedicato ai giovani medici in formazione della Scuola di Specializzazione di Pediatria di Catania, si è svolto lo scorso 13 aprile presso l’aula edificio D, al Cannizzaro di Catania.
Un’edizione ancora più coinvolgente che ha permesso agli specializzandi di creare importanti momenti di confronto su diagnosi e terapie relative a casi clinici trattati nel corso della loro formazione medica specialistica, favorendo lo scambio di conoscenze.
I ragazzi hanno partecipato attivamente grazie ad un format del tutto interattivo. L’evento, ispirato allo Student Response System, si è svolto mediante la presentazione frontale di un caso clinico, con test a risposta multipla, condotto da due specializzandi e il coinvolgimento attivo della platea che, dotata di telecomando, ha digitato la decisione opportuna attraverso il televoto.
«Il format si propone per quella che è stata definita ‘l'aula invertita», spiega la dott.ssa Maria Carla Finocchiaro, dirigente medico pediatra dell’A.O. Cannizzaro di Catania e segretaria scientifica dell’evento. «I docenti e i discenti sono sempre gli specializzandi. La presentazione di un caso clinico interattivo, che si snoda step by step grazie ad una votazione mediante ‘televoto’, permette un apprendimento felice e la condivisione di casi clinici di particolare interesse scientifico».
Grande soddisfazione anche da parte della promotrice del format, la dott.ssa Vita Antonella Di Stefano, direttore Uoc di pediatria e pronto soccorso pediatrico del Cannizzaro e responsabile scientifico del congresso. «L’edizione di quest’anno ha visto una partecipazione più ampia degli specializzandi. Presenti, infatti, altre unità operative all'interno del comprensorio della provincia di Catania, e quindi della Scuola di Specializzazione di Pediatria, grazie al coinvolgimento del Direttore della Scuola di Specializzazione, il professor Martino Ruggieri». Tra le novità, la presenza dei giovani medici in formazione dell’Arnas Garibaldi, sia come unità operativa di pediatria che di Utin, e la Utin dell’ospedale Canizzaro. «Cerchiamo di allargare la nostra rete in modo da coinvolgere quanti più specializzandi delle varie unità operative, così che possano fare maggiore formazione», conclude la dottoressa Di Stefano.
Un coinvolgimento che vede nei prossimi obiettivi futuri quello di estendersi alle altre Scuole di Specializzazione su livello regionale. “Non escludiamo che nel prossimo futuro ci possa essere anche il coinvolgimento da parte delle altre sedi universitarie di specializzazione in pediatria università sia di Palermo che di Messina, così da avere un momento di scambio culturale non indifferente ma anche di crescita”, dichiara il dott. Gian Luca Trobia, dirigente medico presso il Cannizzaro di Catania, nonché tutor della scuola di specializzazione di pediatria dell’Università di Catania insieme a Carla Maria Finocchiaro.
Presente all’evento anche Martina Testaì, la specializzanda premiata la scorsa edizione per il miglior caso clinico. «Ritengo che questo format sia per noi specializzandi un'opportunità per crescere, per confrontarci e ritrovare quello che è lo spirito adatto per la nostra formazione - commenta -. Un modo per viverci insieme e crescere sempre insieme in quanto Scuola di Specializzazione».
Alla fine dei lavori, anche quest’anno, è stato premiato sia il «Best case report», ovvero il caso ritenuto didatticamente e scientificamente più interessante, scelto dagli stessi specializzandi, sia il Best click, cioè il partecipante che ha ottenuto le migliori performance nelle risposte. L’organizzazione dell’evento è stata curata interamente dalla segreteria organizzativa Fam Eventi.
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