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Una bimba di 20 mesi affetta da «deficit di AADC», una rara patologia neurometabolica che comporta il rapido e irreversibile deterioramento neurologico fino allo stato vegetativo, è stata sottoposta nel Policlinico «Rodolico» di Catania ad una terapia genica, somministrata intracerebralmente, che per la prima volta al mondo è stata effettuata in una paziente seguita sin dalla nascita e sempre per la prima volta al mondo con l’ausilio della combinazione tra robotica, Tac intraoperatoria e neuronavigazione.
Il trattamento, perfettamente riuscito, rappresenta - afferma l'Azienda ospedaliera universitaria Policlinico «una pietra miliare della medicina neurochirurgica applicata alla pediatria nella cura delle malattie genetiche rare».
Una conferenza stampa durante la quale sarà illustrato il trattamento dell’innovativa terapia è in programma lunedì 24 febbraio alle 11 nella Sala Verde al primo piano dell’edificio C dell’ospedale San Marco alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale alla Salute Daniela Faraoni.
All’incontro prenderanno parte anche il direttore del Dipartimento Pianificazione Strategica dell’assessorato alla Salute Salvatore Iacolino, il rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico 'G. Rodolico - San Marcò Gaetano Sirna con il direttore sanitario Antonio Lazzara, il direttore dell’Uoc di Neurochirurgia dell’Azienda Giuseppe Barbagallo ed il direttore dell’Uoc di Pediatria del Policlinico Martino Ruggieri, che ha preso in carico e curato la bambina in tutto il suo iter fino al trattamento.
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