CATANIA. Sono cresciuti di un ulteriore 5 per cento, rispetto allo scorso anno, gli studenti che accedono ed utilizzano la rete, passando dal 90 al 95%, e i ragazzi che usano social network, chat e servizi di file sharing. È quanto emerge dalle risposte di un questionario che ha coinvolto circa 3.500 studenti e centinaia di insegnanti catanesi. Il dato è stato reso noto dal dirigente del Compartimento della Polizia Postale di Catania, Marcello la Bella, che ha illustrato i risultati del progetto 'Colombo. Alla scoperta della Retè, che lo scorso anno scolastico ha coinvolto 102 istituti etnei, tra scuole medie e superiori, e circa 19.000 studenti. Dalla ricerca della Polizia Postole di Catania, è emerso che la rete è usata soprattutto per comunicare, giocare e ricercare informazioni. Crescono sensibilmente i ragazzi che utilizzano Internet per fare acquisti (sono il 42%). Per i ragazzi, i danni immediati dall'utilizzo del pc sono collegabili a stanchezza fisica, visiva e mal di testa, pochi ritengono che dia dipendenza o isolamento. Inoltre, per quanto riguarda i rischi, percepiscono come pericolose le pagine di siti pornografici (60%), le truffe on-line (40%) e le proposte di incontri nella vita reale( 27%). Davanti a un potenziale pericolo on-line la maggior parte dei giovani utenti si limita a chiudere il servizio (pagina web, chat) senza avvertire genitori o insegnanti (62%). C'è una conoscenza di cosa sia il cyber bullismo (l'80% nelle scuole superiori e il 45% in quelle medie). Assolutamente soddisfatti dell'intervento e dell'utilità degli incontri con la polizia postale si sono ritenuti il 100% degli insegnanti. «Considerati i sempre maggiori rischi a cui sono esposti i bambini e gli adolescenti con l'utilizzo delle nuove tecnologie e, in particolare, navigando su internet - ha spiegato il dirigente Marcello La Bella - la Polizia Postale di Catania ripropone gli incontri con studenti delle scuole medie e superiori per rendere maggiormente efficace l'azione di prevenzione compiuta dalla Polizia».
Catania, il 95% dei ragazzi è sul web
Ad affermarlo uno studio della Polizia Postale
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