GENOVA. Due coppie di gemelli sono nate da due embrioni impiantati con la fecondazione assistita.
Un caso unico in Europa, protagonisti due neo genitori catanesi.
Il parto è avvenuto all'ospedale pediatrico Gaslini ed è definito dai sanitari «eccezionale». Si tratta di un caso di gravidanza dicorionica quadriamniotica con nascita di tutti e quattro i bimbi.
I due embrioni impiantati si sono entrambi divisi con la creazione di due set di gemelli monozigoti identici: una coppia di femminucce, Vittoria e Costanza, e di maschietti, Geremia e Marcantonio.
I bambini sono nati il 4 dicembre, alla 31esima settimana di gestazione: sono in terapia intensiva neonatale, alla nascita il loro peso era tra gli otto etti e il chilo e duecento grammi.
«I piccoli stanno bene - spiega Dario Paladini, responsabile di medicina e chirurgia fetale, che ha assistito tutta la gravidanza di Maria Antonietta Capobianco - tutti hanno cominciato ad alimentarsi con il sondino, non hanno quasi più bisogno di aiuto respiratorio, e i primi esami di ecografia celebrali sono perfettamente normali. Si è trattato di un parto
unico, per la prima volta, in Italia ed Europa, per quanto noto, sono nate due coppie di gemelli identici, due placente e quattro sacche amniotiche. Un caso rarissimo. Vi è un'unica gravidanza dello stesso tipo conclusasi con il parto di quattro gemelli, tutti vivi, in America».
Il professore ha sottolineato come gravidanze di questo tipo presentano altri rischi, ma i genitori dei piccoli, nonostante fosse stato consigliato di procedere all'interruzione di gravidanza di una coppia di gemelli hanno deciso di portare avanti la gestazione.
«Dopo varie ricerche personali - spiegano Maria Antonietta e il marito Andrea, coppia catanese - abbiamo deciso di affidarci al professore Paladini e a tutta l'equipe del Gaslini. Qui sono stata seguita nei migliore nei modi, per tutta la gravidanza, durante il parte e ora anche i nostri bambini stanno ricevendo le cure migliori».
Il parto cesareo è avvenuto alla presenza di un team multidisciplinare che ha visto in sala parto 16 professionisti, tra medici, infermieri, anestesisti e ostetriche.
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