CALTAGIRONE. Una scalinata che ha fatto storia e che - ancora oggi - affascina per i suoi colori, la sua bellezza, vero tripudio di arte.
Posta su tre colline, Caltagirone si divide in città vecchia e città nuova. E proprio la necessità di collegare queste due fazioni portò alla creazione della famosa scalinata.
La città vecchia altro non è che il centro storico, situato attorno alla chiesa madre. In quella nuova, risiede il centro del potere civile e politico, fulcro delle principali attività commerciali. Rinomati le botteghe degli artigiani cannatari e cordai.
Il sogno di una "strata" che riuscisse a collegare il vecchio al nuovo spinse il vicerè Duca di Feria ad ordinare la creazione di una nuova arteria, sistemata a gradinate intercalate da piazzette.
Centocinquanta gradini in tutto, costruiti in dieci anni di continuo lavoro, per un costo complessivo di 20 mila scudi.
Nel 1844 le varie rampe di scale furono unificate, ottenendo così una grandiosa scala rettilinea, con meno gradini ma più ravvicinati per la notevole riduzione delle originarie pedate.
E' usanza nel mese di maggio, la scala si veste a festa in segno di devozione della Vergine Maria. Un colpo d'occhio infatti è l'imponente "Infiorata”.
Migliaia di vasi con piante e fiori dalle diverse sfumature di colore, formano un unico disegno in onore della Madonna di Conadomini, cui è dedicata la chiesa in cima alla scala.
Nel corso della festa patronale il 24 e 25 luglio e il 14 e 15 agosto di ogni anno in occasione della Festa di Maria Santissima del Ponte, la scala viene artisticamente “illuminata” diventando una vera e propria attrazione per il gioco di luci e colori che propone.
La scala illuminata è ormai stata inserita nel calendario regionale delle manifestazioni di grande richiamo turistico, cofinanziata dall'assessorato regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo.
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