Zia Lucia Castiglione festeggia il suo 108° compleanno, nella nativa Bronte, dopo aver sconfitto recentemente anche il Coronavirus. Per l’ultracentenaria decana dell’Etna, oggi è stato il momento del taglio della torta e del brindisi, insieme agli altri ospiti del «Residence per anziani San Vincenzo» (dov’è assistita da 8 anni), grazie alla festa organizzata dalla coop che gestisce la struttura.
Nata a Bronte il 23 gennaio 1913, da Gaetano e Anna Castiglione, la signora Lucia negli studi si è fermata alla seconda elementare, poi a 24 anni è convolata a nozze con Nunzio Luca, rimanendone, senza figli, vedova nel 1990. Dopo l’improvvisa dipartita della sorella maggiore Maria Nunziata, zia Lucia si è presa cura di una figlia di lei, la nipote e figlioccia Lucia Bertino, poi si è dedicata pure ai pronipoti Mario e Gianluca Barbuzza, ancora oggi infatti le sono tutti legatissimi, rispettivamente come lo si è a una «mamma affettuosa» e a una «nonna speciale».
Oltre a quello per la riconosciuta generosità, anche dagli abitanti del quartiere Annunziata dove un tempo abitava, zia Lucia di successi ne ha collezionati tanti, con la sua tempra, infatti, si è lasciata alle spalle due guerre mondiali e tre pandemie (Spagnola, Asiatica e Hong Kong) e oggi ha superato quella da Covid-19, battendo il Coronavirus.
La presidente della cooperativa Eracle (ente gestore del residence), Marianna Morretta, commenta: «La fortuna di fare questo lavoro, ci regala momenti emozionanti come questo. Abbiamo attraversato un periodo difficile, ma il futuro ci fa ben sperare». A lei si associano Tiziana Tardo, responsabile della struttura, e Ida Pellicani, in rappresentanza degli operatori.
Il professore Luigi Minio, psicologo, sacerdote e presidente della Fondazione San Vincenzo, aggiunge: «Lucia è una donna stupenda, serena e, considerata l’età, abbastanza lucida, collaborativa e che non crea problemi. Auguriamo a tutti di raggiungere la sua veneranda età in queste condizioni».
Alla signora Lucia, giungono gli auguri del presidente del Consiglio della cittadina etnea, Aldo Catania, anche a nome del civico consesso, e del sindaco di Bronte, senatore Pino Firrarello, unitamente alla sua giunta.
Concludiamo unendo i nostri auguri, il resto lo facciamo “raccontare” alle 108 candeline da guinness spente oggi dalla zia Lucia, la quale, quand’è in vena, intona ancora il suo intramontabile tormentone «Quel mazzolin di fiori».
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