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Apre le porte a Catania il nuovo centro diurno per l’autismo

Un'iniziativa privata, per dare servizi alle famiglie, ma che si rivolge alle istituzioni

Grande festa a Catania per l'apertura del centro diurno Una casa per tutti, una collaborazione sinergica che parte dal basso e che ha dato vita a un approccio innovativo per sostenere gli adulti affetti da gravi disturbi dello spettro autistico. L'evento si è svolto sabato 28 ottobre alla Città dei Ragazzi, in via Gramignani. Un luogo nel cuore storico di Catania che offre servizi e opportunità per i minori, i giovani, gli anziani, le famiglie e ora anche alle persone disabili, aprendosi ancora una volta alla comunità come un centro di prossimità.

L'iniziativa, promossa dall'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Autismo Oltre e Un futuro per l'Autismo, è stata realizzata dalle Cooperative Sociali Villaggio del Magnificat e Un Altro Modo, realtà impegnate da tempo a dare voce ai più fragili e sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni.

La festa di inaugurazione del centro diurno Mario e Bruno De Luca ha visto la partecipazione di numerosi ospiti, soprattutto numerosissime famiglie, e con il taglio del nastro il centro è stato ufficialmente consegnato alla comunità. Tra le istituzioni presenti il sindaco di Catania Enrico Trantino: «Prendiamo l’impegno - ha detto - di promuovere, sostenere e rendere accessibile nel tempo questo nuovo centro. L’intera comunità ha bisogno di ascoltare la voce degli ultimi, e soffermarsi per vedere i loro effettivi bisogni, non possiamo lasciarli indietro, una città che funziona, una comunità costruttiva e inclusiva non può che prendersene carico».

Il centro dedicato nasce da privati, dalla volontà delle famiglie riunite in associazioni, ma si rivolge alle istituzioni. «È un diritto per loro - ha dichiarato Rosalba Gentile, madre di Mario e moglie di Bruno De Luca - avere tutto questo, una normalità. Molti ragazzi hanno genitori che non se lo possono permettere, chiedo un forte intervento istituzionale, quello che facciamo noi famiglie non può bastare, non diamo per carità ciò che dovremmo dare per diritto». Carmelo Florio, direttore del Dsm (Dipartimento di salute mentale), ha parlato di liste di attesa allarmanti, disservizi, contenziosi legali: «Il servizio sanitario nazionale e il Dsm - ha spiegato - hanno cercato di fronteggiare tutta una serie di aspetti che forse fanno perdere di vista il quadro generale. Ci siamo incontrati con le associazioni presenti per pianificare una possibile strategia, e accolgo con interesse ed entusiasmo questa risposta assistenziale soprattutto perché arriva da chi è portatore di bisogno».

Una missione collettiva, dunque, un’azione corale sostenuta da diverse realtà che hanno collaborato strettamente per realizzare questo ambizioso progetto per la città di Catania. Partner sono anche le Associazioni Spazio47, Eris Formazione e Nessuno Escluso, insieme all'impresa sociale Keras. Il pomeriggio si è concluso con un’aria di festa, il rinfresco offerto dai ragazzi di Eris Formazione, musica e speranza rinnovata per tutti i presenti. La raccolta fondi è già partita e sarà duratura, e si può sostenere donando al centro visitando le pagine social, oppure contattando la struttura.

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