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Ospedale Garibaldi di Catania, una panchina rossa dedicata all'infermiera uccisa

Concetta Barbagallo è stata uccisa nel 2007

In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne l’Arnas Garibaldi di Catania ha inaugurato all’interno dell’ospedale Garibaldi-Centro una panchina rossa, dedicandola a Concetta Barbagallo, infermiera professionale uccisa nel 2007 ed ha organizzato un incontro dal titolo «La violenza sulle donne non ha confini...ma spesso ha le chiavi di casa».

All’incontro, organizzato con il patrocinio dell’Ars e della fondazione Onda, hanno preso parte numerosi specialisti nel settore, tra cui medici, sociologi, psicologi, sindacalisti e alcune associazioni del settore.

A fare gli onori di casa è stato il commissario straordinario dell’Arnas Garibaldi Fabrizio De Nicola, accompagnato dal presidente scientifico dell’evento, Anna Colombo, responsabile della U.O.S.D Rischio clinico ed Educazione sanitaria dell’Arnas Garibaldi.

«Il problema della violenza contro le donne va superato attraverso misure mirate e precise - ha detto De Nicola - ma occorre anche tenere sempre accesa la fiamma dell’attenzione anche attraverso confronti come quelli di oggi. Il Garibaldi è in prima linea su questa strada da tanti anni ormai».

Già nel 2015 l’Arnas Garibaldi è entrata a far parte del progetto speciale ministeriale Codice Rosa Bianca, implementato nel due anni successivi per la realizzazione di una stretta collaborazione tra i Pronto soccorso degli ospedali, le procure della Repubblica, le forze dell’ordine e le associazioni di volontariato. Subito dopo sono stati individuati i referenti aziendali per il Codice Rosa, consentendo l’attivazione di una task force di medici, infermieri, psicologi ed assistenti sociali ogni qualvolta si presenti un caso sospetto di violenza al Pronto soccorso. Si è inoltre pensato di mettere a disposizione delle donne la cosiddetta Stanza Rosa, corredata del comfort necessario e delle misure a protezione della privacy.

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