Il «Movimento Pro Sanctitate» e le «Oblate apostoliche» di Catania in questi giorni hanno commemorato, nel capoluogo etneo, il trentennale della scomparsa del loro fondatore, il servo di Dio monsignor Guglielmo Giaquinta, e organizzato la «Festa dell’Alleanza», con una celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Luigi Renna, arcivescovo metropolita di Catania.
Sulla figura di padre Giaquinta, l’oblata Mirella Scalia ha spiegato: «Originario di Noto, nel 1924 all’età di 10 anni si trasferì a Roma con la sua famiglia, dove maturò la sua vocazione sacerdotale; nel 1968 divenne pure vescovo di Tivoli. Convinto che la santità fosse “un invito rivolto a tutti”, condivise con i fedeli a lui vicini questa visione di amore universale e, nel 1947, un gruppo di donne rispose alla chiamata “di consacrare la loro vita all’ideale della santità” e fondò l’Istituto Secolare delle Oblate Apostoliche».
Dall’attività apostolica e missionaria di queste consacrate laiche, che professano i «voti di castità, povertà, obbedienza e promessa di apostolato», sono sorti i «Gruppi Pro Sanctitate», sviluppatisi nell’omonimo movimento, impegnato sia in ambito ecclesiale sia in quello sociale, dal 1966 presente anche a Catania dov’è attualmente diretto da Giovanni Proto. Le consacrate «Oblate Apostoliche Pro Sanctitate» operano anche in altre parti d’Italia oltre che in America, India e Lettonia.
Nella chiesa di San Nicolò al Borgo, per il trentennale della scomparsa di monsignor Giaquinta, gli ospiti della comunità alloggio «Home Sister Elisabeth», coordinati dall’oblata Antonella Cipriano (vice direttrice dell’Ufficio diocesano per la pastorale delle vocazioni di Catania), con la collaborazione di Loredana Cutraro (assistente sociale responsabile della struttura), si sono esibiti in un «racconto animato» sulla vita del carismatico sacerdote. La «Festa dell’Alleanza» del movimento, invece, si è svolta nella chiesa di Sant’Agata al Borgo, con l’arcivescovo di Catania Luigi Renna.
La responsabile delle oblate di Catania, Antonella Ruggeri, ha commentato: «Il Movimento Pro Sanctitate, in piena fedeltà e sintonia con la chiesa e con i suoi pastori, è inserito vitalmente nelle diocesi e nelle parrocchie. Desidera formare persone disponibili ad essere testimoni ed apostoli del messaggio di amore e di santità portato da Cristo». La Ruggeri ha concluso: «Siamo una famiglia nella quale i membri laici e consacrati vivono l’unità nella donazione all’unico ideale della fraternità e dell’amore universale, anche con giornate di spiritualità, cammini formativi, esercizi spirituali e scuole di preghiera».
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