
Il primo prelievo di polmoni Donation after circulatory death (Cdc), cioè «a cuore fermo», in Sicilia è stato eseguito nelle scorse settimane nell’azienda ospedaliera per l’emergenza Cannizzaro di Catania. La donazione è avvenuta da paziente di giovane età, con decesso dovuto ad emorragia cerebrale, da cui sono stati prelevati, oltre ai polmoni, anche cuore, fegato, reni e cornee. L’eccezionale procedura è stata eseguita nell’Unità operativa complessa di Anestesia e rianimazione, diretta dal dottore Savino Borraccino.
Il risultato è il frutto di una stretta collaborazione fra l’équipe del Cannizzaro di Catania e quella dell’Ismett di Palermo, con il coordinamento del Centro regionale dei trapianti della Sicilia diretto da Giorgio Battaglia.
«Ringraziamo sentitamente la famiglia - afferma Salvatore Giuffrida, direttore generale dell’azienda Cannizzaro - che in un momento di dolore ha voluto compiere un gesto di grande generosità, acconsentendo alla donazione degli organi, dando così speranza di vita a più pazienti. La riconoscenza va ai nostri valenti professionisti hanno gestito ogni fase del percorso, mettendo in campo quel rigore clinico e quegli elevati standard scientifici e organizzativi che la Dcd richiede».
Ha contribuito all’ottimo esito dell’operazione un team multidisciplinare composto dai medici anestesisti-rianimatori Mirco Sidoti, Ornella Sciuto, Giorgio Scrofani, il coordinatore Matteo Sortino, tutta l’équipe anestesiologica e rianimatoria e di sala operatoria del pronto soccorso, oltre a quelle di area neurologica, radiologica, laboratoristica e cardiologica.
Attualmente, tutti i pazienti che hanno ricevuto gli organi si trovano in buone condizioni.
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