Catania

Sabato 02 Agosto 2025

Policlinico di Catania, prima mastectomia endoscopica al seno che salva cute, areola e capezzolo

Un nuovo traguardo per la chirurgia del tumore mammario è stato raggiunto dalla Breast unit dell’Azienda ospedali Policlinico di Catania, diretta dal dottor Marco Furci. È stata eseguita, infatti, la prima mastectomia nipple-sparing con tecnica completamente endoscopica e ricostruzione immediata con protesi, all’interno di una struttura pubblica della Sicilia. Un intervento che segna l’avvio di una nuova fase per la senologia oncologica: più precisa, più rispettosa del corpo femminile, più vicina ai bisogni delle pazienti. Questa innovazione, realizzata da un’équipe multidisciplinare composta da chirurghi senologi e plastici, nasce da anni di lavoro congiunto, studio e perfezionamento tecnico. “Il nostro obiettivo è chiaro - spiegano i medici - integrare la sicurezza oncologica con il massimo della qualità di vita possibile, garantendo trattamenti personalizzati, mininvasivi e ad alto contenuto tecnologico. È stata una giornata emozionante per la nostra Breast unit. Abbiamo realizzato il primo intervento in Sicilia di E-NSM (Mastectomia endoscopica con risparmio di cute, areola e capezzolo, e ricostruzione immediata con protesi definitiva). Questo innovativo approccio alla chirurgia mammaria ci ha consentito di regalare un sorriso alla nostra giovane paziente, la quale non avrà cicatrici sul seno, né nessun segno dovuto all’operazione. Non c’è cosa più bella di aiutare, nel miglior modo possibile, chi con coraggio affronta la battaglia contro il cancro”.

Ridotti il trauma chirurgico e il dolore post-operatorio

La tecnica endoscopica consente di rimuovere il tessuto mammario attraverso una piccola incisione di soli 3-4 centimetri — circa la metà rispetto alle metodiche tradizionali — preservando la pelle, l’areola e il capezzolo. Attraverso la stessa apertura, si procede con l’inserimento della protesi, completando in un solo tempo la ricostruzione del seno. Questo approccio riduce in modo significativo il trauma chirurgico, il dolore post-operatorio e i tempi di recupero. Inoltre, permette di conservare una maggiore sensibilità del capezzolo e di ottenere risultati estetici più naturali, migliorando l’accettazione del proprio corpo da parte della paziente. Dal punto di vista tecnico, viene utilizzato un endoscopio dotato di telecamera e luce, e strumenti operativi introdotti attraverso dispositivi (single port) che consente di lavorare con precisione millimetrica anche in spazi ridotti, con impatto estetico

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