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A Catania i tricolori Gold di ritmica, la Federazione risponde alle accuse: «Non tolleriamo abusi»

La squadra azzurra di ginnastica ritmica alle Olimpiadi di Tokyo

Catania capitale della ginnastica ritmica in un momento difficile per la Federazione, che ieri - 30 ottobre - ha diffuso una nota per rispondere alle accuse di un'ex «farfalla» azzurra.

La manifestazione

Da venerdì 4 a domenica 6 novembre il capoluogo etneo ospiterà il campionato italiano individuale di specialità Gold junior e senior. Un evento prestigioso che vedrà la partecipazione di oltre 300 ginnaste provenienti da tutta Italia che, al PalaCatania, si contenderanno il titolo italiano nelle specialità del cerchio, clavette, nastro e palla. Il campionato è organizzato dalla Ssd Athletic Club del presidente Franco Musso su assegnazione della Federazione Ginnastica d'Italia (Fgi) e con il patrocinio della Regione Siciliana, della Città Metropolitana di Catania, del Comune di Catania e del Coni Sicilia. Una tre giorni che, nelle intenzioni dell'organizzazione,  richiamerà sugli spalti del PalaCatania di corso Indipendenza il pubblico delle grandi occasioni, con un fitto programma di gare che sarà capace di regalare un vero spettacolo ai tanti appassionati che gratuitamente vorranno assistere alle competizioni.

La Federazione

«La Fgi non tollera alcuna forma di abuso ed è sempre al fianco di tutti i propri tesserati. Lo sport, con la ginnastica in primis, è rispetto della persona, celebrazione del talento e del benessere». Con queste parole la Federginnastica interviene dopo le accuse dell’ex «farfalla» Nina Corradini nell’intervista a La Repubblica, nella quale la ginnasta denuncia offese e umiliazioni da parte delle allenatrici federali per soddisfare i parametri del peso della squadra azzurra di ritmica.

«Sono state date disposizioni - prosegue la nota - perché siano immediatamente informati la Procura Federale e il Safeguarding Officer per gli accertamenti e le azioni di rispettiva competenza. Su questi profili la Federazione è impegnata a migliorare sia l’informazione che la prevenzione. Pochi mesi fa è iniziato un progetto pilota e istituito il Safeguarding Officer, organo nuovo, con competenze specifiche, psicologiche e legali che, insieme alla Procura Federale, ha un approccio a tutto tondo. Per questo motivo si invitano tutte le ginnaste e i ginnasti, i tecnici e i dirigenti a farsi avanti e chiunque abbia informazioni contatti la Fgi, la quale garantirà riservatezza e ascolto. Solo tutti insieme si possono affrontare questi intollerabili comportamenti e sradicarli dal mondo della Ginnastica».

 

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