Ha raccontato il calcio ma non solo, con quella sua ironia pungente ma mai fuori posto. Si è spento nella notte, nella sua casa di Milano all’età di 83 anni, Franco Zuccalà. Originario di Catania, dal 2000 collaborava con l’Agenzia di stampa Italpress ma aveva alle spalle una lunga carriera fra giornali, tv e radio: dalla Gazzetta dello Sport a Tuttosport, passando per Il Giornale Nuovo, La Sicilia, Telestar, Antenna Sicilia con Pippo Baudo, Odeon fino all’approdo in Rai. Lavora come inviato per La Domenica Sportiva, Novantesimo Minuto, Il Processo del Lunedì e Tg1, per 11 anni guiderà «I temi del calcio», programma bisettimanale della Rai Corporation di New York, collaborando poi anche con la tv della Svizzera italiana e Montecarlo Sat.
Nella sua lunga carriera, in oltre 50 anni, ha lavorato con oltre 90 testate giornalistiche italiane e straniere, tra le quali anche il mensile La rivista di cui è stato direttore per due anni. Olimpiadi, Mondiali ed Europei di calcio, la Coppa d’Africa: dal 1958 al 2018 ha seguito tutti i più importanti avvenimenti sportivi.
Gli è stata consegnata anche la laurea Honoris Causa in Telecommunication Science presso la Columbia University di New York, ha vinto importanti premi giornalistici come il Boccali e il Brera mentre nel 2014 Gigi Buffon e l’allora ct azzurro Cesare Prandelli gli hanno consegnato la maglia azzurra numero 50 per il suo mezzo secolo al seguito della Nazionale. Fra i riconoscimenti ricevuti anche la Guirlande d’honneur della Federation Internationale Cinema Television Sportifs per la sua lunga carriera. In tanti anni di giornalismo ha intervistato personaggi della statura di Nelson Mandela, Henry Kissinger, Gianni Agnelli, Sophia Loren oltre ai più grandi campioni del calcio, da Pelè a Maradona, da Cruyff a Beckenbauer. Ha collaborato alla realizzazione di numerosi saggi come «Cento anni di serie A», ha scritto «Il Re di Broccolino», «Champions for ever», «Brividi Mondiali» e poi, in occasione dei suoi 80 anni, «Franco Zuccalà, 80 anni mille. Le tre vite di un inviato speciale con penna, taccuino e telecamera».
Caricamento commenti
Commenta la notizia