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Il sindaco Pogliese: "Intel investa a Catania, il Comune è pronto a cedere il terreno"

Per il primo cittadino nel polo industriale ci sono tutte le condizioni per attrarre il colosso californiano dei semiconduttori

Il Comune di Catania è pronto a cedere il terreno pur di convincere Intel a impiantare il nuovo stabilimento in Sicilia e non a Torino. «L’investimento di Intel a Catania è strategico per il Sud e la Sicilia e oggettivamente conveniente per il colosso americano; per ragioni fiscali, di contesto produttivo nel settore dei semiconduttori ma anche di know how dell’Amministrazione comunale nel sostenere investimenti, visto che sono ormai una settantina le aziende che si sono avvalse di questa opportunità per realizzare in tempi brevissimi i loro insediamenti nella nostra città». Lo ha detto il sindaco di Catania Salvo Pogliese ritornando sulla decisione che dovrà assumere la multinazionale californiana, leader mondiale nella produzione dei prodotti di silicio, in merito alla sedi un grande stabilimento da insediare in Italia, con il distretto industriale produttivo della zona industriale etnea dagli esperti dato in pole position.

«Una volta vinta la battaglia in Europa per condurre in Italia una parte degli investimenti di 80 miliardi di Intel In Europa - ha aggiunto Pogliese - mi è stato garantito che ci sarà certamente un atteggiamento neutrale dal ministero per le attività produttive tenuto conto che investendo a Catania si potrà contare sulle agevolazioni, anche fiscali, delle Zes e che siamo pronti come Amministrazione Comunale a cedere un vastissimo terreno attiguo a quello dove si sta realizzando un altro stabilimento dei semiconduttori». «Il prossimo 11 ottobre - ha concluso il sindaco di Catania - il ministro Giancarlo Giorgetti ha fissato al Ministero per lo sviluppo economico una riunione con Intel e auspichiamo che tenga adeguatamente conto delle irripetibili condizioni attrattive di Catania e quanto sia indispensabile promuovere opportunità di lavoro per migliaia di giovani talenti della nostra Università; i quali anziché emigrare, potrebbero trovare adeguata realizzazione professionale e fare rimanere agganciato al treno dell’Europa e dello sviluppo, il capoluogo etneo e tutta l’isola».

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