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L'Etna diventa pianeta rosso per i droni su Marte

Test di guida da remoto per prelevare dalla superficie di Luna e Marte materiali da analizzare

L’ingegnere di origine siracusane, Giuseppe Santangelo e, a destra, il pilota Giuliano Golfieri

La tecnologia di Long Range Real-time Remote Piloting utilizzata è stata presentata a Catania. L’incontro si è aperto con una dimostrazione della sperimentazione di volo e di raccolta dei campioni con telecontrollo in tempo reale a distanze transoceaniche per il progetto Nasa. I lavori sono stati monitorati dall’ingegnere siracusano Giuseppe Santangelo, fondatore e Ceo di Skypersonic e dal dottor Salvatore Caffo, dirigente vulcanologo del Parco dell’Etna.

«Il team Skypersonic - ha spiegato l’ingegnere Giuseppe Santangelo, Ceo di Skypersonic - sta già effettuando alcune prove sperimentali sull’Etna per testare il pilotaggio a distanze transoceaniche in real-time. Alcuni droni Skycopter voleranno sull’Etna dove lo scenario è simile alla geologia marziana e verranno pilotati direttamente dagli USA in real-time». La Skypersonic è una società americana, parte del gruppo quotato al Nasdaq Red Cat, con sedi operati negli Usa e in Italia, a Torino, specializzata nella produzione di droni speciali capaci di essere pilotati in tempo reale da qualsiasi parte del mondo in anche solo attraverso una connessione cellulare. «La tecnologia di volo pilotato a grandissime distanze - aggiunge il ceo di Skypersonic - apre scenari importanti anche per l’uso ispettivo terrestre, Skypersonic ha infatti già effettuato con successo ispezioni in aree industriali indoor in Sicilia pilotate direttamente dagli Usa».

Saranno impiegati su Marte, ma nel frattempo la sperimentazione viene fatta sull’Etna, dove lo scenario è simile a quello in cui i droni dovranno essere impiegati. L’impatto voluto è quello della medesima geologia marziana. Nella struttura di Serra La Nave dell’osservatorio Astrofisico di Catania di Ragalna, il primo volo di un drone, Ingenuitiy di Nasa, ha aperto la pista all’utilizzo di queste tecnologie anche per le future missioni umane sul pianeta rosso. E’ per questo che Skypersonic, che nel 2021 ha firmato un contratto quinquennale con la Nasa sui progetti «Mars Analog» per supportare con i propri Droni e Rover la preparazione alle future missioni marziane umane.

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