“Splendori aurei della liturgia. Il tesoro della chiesa di Sant’Isidoro agricola di Giarre” è il titolo della ricca mostra allestita nel salone parrocchiale del Duomo di Giarre (monumento nazionale), in occasione del bicentenario della sua apertura al culto. Una mostra esclusiva e sorprendente, che per la prima volta nella storia del massimo tempio giarrese permette la visione di alcuni tra i più antichi ed importanti pezzi del suo ricco tesoro.
L’esposizione, fortemente voluta dal Comitato organizzatore il bicentenario, presieduto dal parroco, arciprete don Nino Russo, del quale fa parte Carmela Cappa della Soprintendenza ai Beni culturali di Catania, che ha messo a disposizione le sue conoscenze e competenze nell’allestimento, è stata inaugurata domenica.
L’inaugurazione è stata preceduta da un’affollata conferenza, che ha avuto come protagonisti, oltre al parroco, il sindaco Angelo D’Anna, il vicario della Diocesi di Acireale, Monsignor Giovanni Mammino, docente della Facoltà di Teologia di Catania, la stessa Carmela Cappa è il presidente dell’Associazione “Cento campanili” di Acireale, Antonio Agostini. Straordinariamente belli gli ori e gli argenti sacri, i paramenti, gli antichi Messali e alcune statue lignee esposte, oltre 70 pezzi di cui i più antichi risalenti al 1700. L’arciprete don Nino Russo ha sottolineato: «I nostri padri hanno pensato in grande al futuro e questa città deve tornare a sognare in grande, non possiamo ripiegarci sul culto del passato. Attorno agli ori della chiesa c’è una città ancora viva che spetta a noi far rialzare, seminando i semi di speranza».
L’esposizione è visitabile almeno fino a tutto dicembre, ma gli organizzatori stanno valutando la possibilità di estenderla anche al mese di gennaio 2019, visto il successo di visitatori. Don Nino ha anche annunciato che sarà presto restaurata anche la cupola del Duomo, i cui lavori sono già finanziati.
A proposito dell’esposizione anche di alcuni parati, gli organizzatori pensano anche ad una ulteriore mostra riguardante solo per il patrimonio degli straordinari tessuti conservati nel prezioso guardaroba storico del Duomo.
Carmela Cappa della Soprintendenza ai beni culturali di Catania ha commentato:
“Dedico questa mostra a chi amo. Parla alle persone dialoga col passato e si dona alle generazioni future”.
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