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Liceali di Bronte ricreano i capolavori dell'arte: la sfida del Getty Museum di Los Angeles

Otto liceali di Bronte hanno accettato la sfida globale, lanciata dal Getty Museum di Los Angeles, di ricreare famosi capolavori da casa, con persone e soli tre oggetti, durante la quarantena da pandemia Covid-19.

In quattro hanno superato la #gettymuseumchallenge e le loro opere sono state pubblicate sulla “collezione” social Facebook e Instagram del Getty.

L’idea, di far partecipare all’iniziativa il «Liceo classico Ignazio Capizzi» di Bronte, è stata del professore di Storia dell’arte, Francesco de Francisco, che spiega: «In tempi di isolamento e forti restrizioni sociali, l’arte non si ferma e non si fermano opportunità e stimoli che alimentano la vena creativa. Il Getty Museum ha lanciato, con l’ha-shtag #gettymuseumchallenge, l’invito a riprodurre famose opere d’arte, gli studenti hanno aderito e quattro loro opere sono state scelte per la pubblicazione».

Per superare la «sfida», Arianna Caruso ha dato il suo volto alla «Doppia testa» di Francesco Primaticcio, Ilaria Indriolo si è riscoperta «Donna alla finestra» di Caspar David Friedrich, Alice Saraniti si è autoritratta in «Louise de Keroualle, Duchessa di Portsmouth» di Peter Lely, Vittorio Scarfalloto, sempre di Caspar, ha personificato il «Viandante sul mare di nebbia», vien da dire «solitario» cavaliere fra sette dame.

Queste le quattro «ricreazioni artistiche» pubblicate, con quella di Arianna, «convinta che nella vita bisogna saper cambiare prospettiva», triplicata per Instagram dal Getty Museum, quasi a voler esplicitare la coscienza di guardare al futuro vivendo un presente memore del passato, come Primaticcio suggerirebbe.

Ma di talenti ce ne sono altri quattro: Maria Pia Grassia si è trasformata in «Spilla da cappello raffigurante la Prudenza», Silvia Petronaci ha riproposto «Natura morta» (ma in versione alcolizzata) di Giorgio Morandi,

Miriam Scaravilli ha posato per «L’incubo» (ma da Covid) di Johann Heinrich Füssli, Elide Zambataro si è abbigliata da «Ragazza col turbante» di Jan Veermer.

Le otto foto sono confluite nel book «L’Arte non si ferma» che, dall’Istituto Capizzi, sarà recapitato al «Jean Paul Getty Museum», con «sfida» grafica del liceale Giuliano Gorgone e traduzione inglese delle professoresse Maria Carmela Tomasello e Catherine Ruth Halstead.

La dirigente scolastica del liceo, Grazia Emmanuele, commenta: «Ho suggerito di realizzare questo catalogo, affinché gli autori descrivessero e motivassero le loro scelte. Questa attività ha determinato una proficua collaborazione fra docenti e studenti. L’arte non s’è mai fermata, ci ha raggiunti a casa e sanato le ferite del lockdown, docenti e studenti hanno saputo interpretare al meglio questo momento».

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