Il “Museo degli antichi strumenti di scrittura” è realtà: inaugurato al secondo piano del centro fieristico “Le ciminiere” costituisce un sito moderno e perfettamente fruibile di grandissimo interesse e di altissimo valore storico e culturale.
Sono già centinaia i visitatori, non solo turisti italiani, ma provenienti da Francia, Germania , Stati Uniti, a distanza di pochissimi giorni dall’inaugurazione, a testimonianza del grande interesse che ruota attorno agli antichi strumenti di scrittura della Collezione Salvo Panebianco.
La realizzazione del Museo è stata possibile grazie ad una sinergia tra il Club internazionale della Penna stilografica di Salvo Panebianco, che da sempre ha creduto nel progetto, la Regione e la Città Metropolitana di Catania.
“Le penne raccontano gli eventi, fissano i ricordi e scrivono la storia dell’uomo - spiega il direttore del Museo Panebianco - e noi qui abbiamo rarità e preziosità. Dall’Amygdále ‘Amìgdala’ alla Rollerball ‘Penna a sfera’, la Collezione esposta costituisce il primo museo in Italia dedicato agli strumenti di scrittura. Il museo espone i modelli di tutte le marche di stilografica. Ci sono autentiche rarità. Abbiamo ricostruito la storia degli strumenti di scrittura che hanno dato la possibilità all’uomo di evolversi nei secoli. La mia collezione, la miavraccolta, che da adesso è al servizio di tutti”.
Nel Museo sono esposti i primi strumenti, dal Kàlamos allo Stylus, ai primissimi pennini metallici Inglesi, alle prime Penne stilografiche dell’800 ad oggi e alle prime macchine da scrivere.
Il progetto è stato accolto favorevolmente dalla Città metropolitana di Catania, che con la compartecipazione della Regione, ha concesso l’utilizzo del secondo piano dell’area espositiva
E4 delle Ciminiere.
La Collezione privata Panebianco
La Collezione esposta nasce agli inizi del ‘Novecento, quando il giovane giarrese Salvatore Panebianco, figlio di Giovanni Panebianco, titolare di una antica e prestigiosa cartolibreria, apre nella città di Giarre (in provincia di Catania) una impresa che diventerà paradigmatica per il territorio. Questa attività nel tempo si è sviluppata, divenendo oltre a rivendita anche Agenzia di distribuzione giornalistica.
La Collezione di strumenti di scrittura e gli oggetti curiosi che ne fanno da corredo, riassumono oggi tutta la vasta gamma di articoli commercializzati in circa un secolo di attività. Infatti ben tre
generazioni di Panebianco hanno mantenuto fede all’originaria vocazione: naturalmente con i mutamenti e gli aggiustamenti imposti dal tempo e dalla personale propensione. In questi ultimi trentacinque anni, il nipote Salvo ha fondato una associazione culturale denominata “Club
Internazionale della Penna Stilografica”.
Quest’ultima ha operato da sempre nella costruzione e nel consolidamento della storia del nostro Paese attraverso lo strumento principe della nostra cultura, della storia dell’uomo e della sua evoluzione, “la penna”. E’ da questa attività, svolta con passione, che nasce la Raccolta, una vera collezione, dove il momento puramente conservativo cede il passo ad un impegno tecnico – storico, ad una qualche scienza dell’oggetto.
Nel 2018 la Soprintendenza di Catania emette un decreto di vincolo alla collezione ai sensi del D.L.gs. n.42/04. Dal punto di vista scientifico, artistico e documentale, il museo traccia la storia del cammino
effettuato dall’uomo nella difficile impresa della evoluzione dello strumento di scrittura.
La collezione esposta è preziosa per l’alta dignità istituzionale dei contenuti. In questi cimeli e nella loro laboriosa arte magistrale ritroviamo i canoni rigorosi dell’artigianato ruropeo, l’intelligenza,
la saggezza e la disciplina che governano il fenomeno sociale dell’Arte anche nei suoi esiti formali. Un viaggio indietro nel tempo ci fa ritrovare gli antenati lontani, anzi lontanissimi, di questi cimeli e ci
fa scoprire il significato degli strumenti scrittorii, e il ruolo sociale di chi scriveva, in epoche nelle quali la scrittura era soltanto manuale.
Centinaia di marche, migliaia di modelli, milioni di esemplari sono stati prodotti in oltre un secolo, da quando è stata inventata la prima stilografica capace di funzionare veramente. Il Museo si basa su tre
elementi espostivi specifici: l’altissima qualità visiva; l’eccezionale varietà e la rarità delle penne in mostra; l’accompagnamento di una scheda tecnico - storica delle stilografiche esposte.
Spiega Salvo Panebianco: “Il sogno di un collezionista è di averle tutte, ma poiché ciò è impossibile abbiamo messo in mostra la Collezione privata Panebianco grazie al lavoro immenso del Club Internazionale della penna stilografica, catalogando e analizzando in ogni particolare le oltre mille penne importanti. Quelle penne che hanno sempre fatto storia fin dal loro apparire e che oggi continuano a farla grazie al grande interesse storico-culturale nel mercato al top. Dal geroglifico
alla pen drive, tutto ciò che volevate sapere sulla scrittura. Si presenta come il primo museo in Italia dedicato agli strumenti di scrittura”.
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