GIARRE. In duecento, sono venuti dalle provincie siciliane e calabresi e perfino da Malta per ritrovarsi a Giarre, in piazza Duomo. Gli amanti del fuoristrada, no n potevano perdere un’occasione speciale: il 30° Raduno nazionale Fif 4×4, organizzato dal Club Aquile dell’Etna di Giarre. Tutti accolti calorosamente con un ricco bouffet di colazione dal team degli organizzatori guidati dal presidente Alfio Tracea; Marcello Siliato(segretario), Giuseppe Di Stefano, Giorgio Fichera, Mario Trotta, Salvatore Cardillo, Angelo Torrisi, Salvatore Pavone, Daniele Catania, Salvatore Fazio, Luciano Rigaglia, Antonio Vecchio, Nino Palazzo, Nando Coco.
Nessuno degli spericolati piloti dei 4x4 ha voluto mancare ad un evento importante, ormai ritenuto un raduno “classico” per gli appassionati, che hanno invaso totalmente il centro storico cittadino, sotto lo sguardo vigile di polizia municipale e carabinieri. Da Giarre gli equipaggi iscritti sono partiti in festoso corteo per le vie cittadine, alla volta di due percorsi particolarmente affascinanti nei territori comunali di Calatabiano e di Castiglione di Sicilia, alle pendici dell’Etna, il vulcano attivo più grande d’Europa e il secondo più attivo del mondo. Hanno effettuato percorsi affascinanti e impegnativi tra sciare, corsi sabbiosi e fango. Particolarmente attesi e vissuti dagli equipaggi più esperti ed agguerriti i passaggi “hard” previsti dagli organizzatori, facoltativi per gli equipaggi alle prime armi, e la "prova super hard" per equipaggi superesperti. Il raduno si è concluso nella Zona artigianale comprensoriale “Giovanni Trovato”, a Trepunti di Giarre con un ricco buffet offerto dal Club, con la consegna di una targa ricordo a tutti e premi a sorteggio per i piloti più giovane, più anziano, equipaggio femminile, proveniente da più lontano, fuoristrada più antico e così via. Il Club giarrese, non si occupa solamente di eventi sportivi, ma in passato si + più volte distinto per la sua attiva partecipazione ad operazioni di protezione civile partecipando a salvataggi e ad attività che si sono rivelate efficaci durante calamità naturali, come terremoti e alluvioni.
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