Il primo bacino del porto internazionale dell'Etna di Riposto, in provincia di Catania, finalmente sarà a breve liberato dai vecchi pontili galleggianti. Infrastrutture che saranno prelevate e trasferite a Lampedusa, consentendo, in tal modo, di avviare nel medesimo bacino i lavori per la costruzione di un pontile unico e la contestuale realizzazione delle opere accessorie per la funzionalità portuale.
Il sindaco di Riposto, Enzo Caragliano, spiega: “Un’opera particolarmente attesa e che conferma il nostro impegno costante. Si tratta di interventi che permetteranno di rendere il nostro primo bacino una infrastruttura portuale all’avanguardia e pienamente rispondente alle aspettative di una città votata al turismo”.
L'assessorato regionale alle Infrastrutture per questi lavori ha stanziato la somma complessiva di un milione di euro. I fondi fanno riferimento alle risorse del Fondo di sviluppo e coesione 2014-2020 “Patto per lo sviluppo della Sicilia (Patto del sud) e consentiranno, tra l’altro, di dotare il primo bacino portuale di Riposto di nuove strutture di ormeggio, secondo le previsioni del piano regolatore del porto.
Una delegazione dell'assessorato alle Infrastrutture ha effettuato un sopralluogo, unitamente al comandante della capitaneria di porto di Riposto, non solo nell’area perimetrale del primo bacino ma anche nel molo "Costanzo" del porto commerciale, nel cui tratto finale si è verificato, a causa di una recente mareggiata, il cedimento di una porzione di mantellata.
Divelto anche un palo della pubblica illuminazione e parte della recinzione della passeggiata del lungoporto. Relativamente al trasferimento dei pontili, una ditta specializzata, già individuata, si occuperà del prelievo dei materiali per poi trasferirli a Lampedusa. Attualmente è al vaglio del Circomare tutta la documentazione preliminare, al fine di autorizzare le operazioni all’interno dell'area portuale. Per motivi di sicurezza, invece, è stato inibito l’accesso al molo Costanzo, mentre una precedente ordinanza della capitaneria ha immediatamente chiuso il varco che conduce alla passeggiata sopraelevata del porto ed è stata interdetta anche la banchina. L'assessore al Porto, Carmelo D'Urso: "Siamo finalmente giunti alle fasi finali di questo iter particolarmente travagliato. Siamo stati costantemente in contatto con l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò che, di concerto con gli uffici competenti, ha dato impulso a questa situazione, rallentata dal fatto che a Lampedusa vi sono stati problemi di natura logistica, ora finalmente superati. Si tratta di un carico di oltre 500 tonnellate di materiali da trasferire e ogni fase dell’operazione dovrà essere valutata con scrupolo. La capitaneria di porto sta visionando la documentazione per poi rilasciare le opportune autorizzazioni per l’avvio del trasferimento".
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