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A 96 anni in volo con un'areo del 41° Stormo di Sigonella, esaudito il desiderio di un reduce

A 96 anni in volo con l'aereo P-72A del 41° Stormo di Sigonella. È stato esaudito il desiderio del reduce Melino Barbagallo di volare anche con l'ultimo velivolo della specialità pattugliamento marittimo, da pochi anni al servizio dell'Aeronautica militare. Barbagallo è membro dell'Associazione arma aeronautica di Catania, proprio durante una delle attività del sodalizio di cui fa parte, aveva espresso il desiderio di volare anche sul P-72A.

L'iniziativa è stata accolta favorevolmente e ha permesso al reduce Barbagallo di visitare il 41° Stormo e l'Aeroporto di Sigonella e di essere poi accompagnato in volo dallo stesso comandante della base siciliana, il colonnello pilota Francesco Frare. Dopo un momento di raccoglimento ai piedi del monumento dedicato ai caduti dell'87° Gruppo Volo, di cui Barbagallo faceva parte, la giornata trascorsa a Sigonella si e' conclusa con la consegna all'ospite del crest del 41° Stormo e di una litografica del velivolo P-72A in ricordo dell'evento.

“Nel 1942 ero telegrafista a bordo del velivolo CANT Z 1007 in attività di bombardamento nel Canale di Sicilia – ha spiegato Bargagalo - Dal 1953, trasferito all’87° Gruppo Volo dell’Aeronautica Militare che operava dall’Aeroporto di Catania, ho volato sul Helldiver S2C-5, sul Harpoon PV-2, sul Grumann S2F e infine, prima del mio congedo avvenuto nel 1979, anche sul velivolo BR-1150 Atlantic. Mi mancava di volare sull’ultimo velivolo del 41° Stormo e oggi, quasi all’età di 97 anni, ho finalmente realizzato il mio sogno. Sono felicissimo. È stata un’esperienza magnifica così come tutta la mia carriera in Aeronautica militare”.

Il 41° Stormo Antisom dell’AM di Sigonella, alle dipendenze dell’ufficio dell’ispettore dell’aviazione per la Marina, è dotato di velivoli P-72A con i quali garantisce la propria missione primaria che consiste nel contrastare la minaccia navale e nel fornire il servizio di ricerca e soccorso in mare a lungo raggio, mantenendo sotto controllo, a protezione delle principali vie marittime, le unità navali potenzialmente ostili. Inoltre, assicura il controllo del traffico mercantile, nell’ambito delle operazioni contro il terrorismo internazionale ed il supporto alle attività volte al controllo dei flussi d’immigrazione clandestina dai quadranti meridionali del mediterraneo, garantendo la copertura di ampie zone di mare, con l’eventuale localizzazione di profughi in mare e l’allertamento degli organi preposti, compreso un primo intervento Search and Rescue (SAR) in caso di sinistro marittimo e naufragio degli stessi.

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