CATANIA. Dopo la vittoria contro l'Avellino il Catania inizia a sperare nella salvezza. E' stata una vittoria sofferta che però dà morale alla squadra, come sottolinea l'allenatore rossoazzurro Dario Marcolini: "Vittoria molto sofferta, perché affrontavamo al quinta in classifica. Ma abbiamo dimostrato di saper soffrire, saper lottare. Abbiamo fatto un errore: quello di non riuscire a chiudere la partita perché prima Rosina e poi Castro potevano segnare il secondo gol e, soprattutto, all'inizio del secondo tempo è riemersa quella paura che abbiamo provato nelle ultime partite in trasferta. Poi, superata quella fase, abbiamo chiuso in crescendo".
"E' stata una vittoria del cuore, della generosità. E' mancato qualcosa in campo. Rinaudo si era allenato poco, Rosina non è stato precisissimo, ma ci può stare. L'importante era superare questa fase e ci siamo riusciti", ha proseguito Marcolin, mentre per quanto il rigore: "La panchina è a 60 metri circa dal punto del fallo, ma ho visto la maglia di Calaiò allungarsi. Non posso dare, invece, alcun giudizio per l'uscita su Rosina: ero coperto da alcuni calciatori".
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