CATANIA. Alcune armi, almeno due pistole, sarebbero state trovate abbandonate nell'area di servizio della tangenziale di Catania dove durante una sparatoria, in un tentativo di rapina andato a vuoto, agenti di polizia hanno ucciso un assalitore, ancora non identificato, ferito un complice di 15 anni e arrestato un terzo componente della banda. La Procura distrettuale del capoluogo etneo ha aperto un'inchiesta e disporrà delle perizie tecniche e medico legali per fare piena luce sulla accaduto.
Pm: la polizia parte offesa. "I rapinatori erano armati ed hanno puntato una calibro 9 contro una vittima e un poliziotto, quindi certamente c'era un fatto grave: la nostra inchiesta procederà accuratamente ma lo diciamo con chiarezza, consideriamo la polizia come parte offesa". Lo ha detto il procuratore di Catania Giovanni Salvi sulla sparatoria in cui è morto un bandito e un altro è rimasto ferito la notte scorsa in un assalto ad un'area di servizio. Le due pistole sequestrate sono risultate riproduzioni perfette.
"Ci sono molti video, da telecamere esterne e interne, che riproducono chiaramente la dinamica dell'accaduto", ha detto il procuratore Salvi a margine di una conferenza stampa per un'operazione antimafia che ha portato all'arresto di 25 presunti appartenenti al clan dei Cursoti 'milanesi'. "E' morto un 21enne, Francesco D'Arrigo - ha aggiunto il magistrato - mentre un minorenne è ricoverato in ospedale: le sue condizioni sembrano migliorate dopo un intervento chirurgico, ma non è ancora fuori pericolo.
"Dal filmato posso affermare sin d'ora con assoluta certezza - ha precisato il procuratore di Catania - che la vicenda si è verificata durante una rapina a mano armata. Due dei tre banditi entrati nella rivendita di tabacchi dell'area di servizio erano armati con riproduzioni precise di pistole calibro 9, ancora non sappiano se funzionanti o meno. Una la impugnava D'Arrigo e l'altra il minorenne. Un poliziotto vedendo dall'esterno puntare le armi contro chi era all'interno della rivendita ha aperto il fuoco e poi ha arrestato uno dei rapinatori".
"Il minorenne - ha osservato Salvi - come si vede dai filmati è stato centrato mentre aveva la pistola in mano, e questo evento, dolorosissimo, ha origine nel fatto che un ragazzo di 14-15 anni è stato portato a fare una rapina con arma da fuoco da alcuni maggiorenni. Noi faremo tutte le indagini necessarie nella maniera più meticolosa possibile". "Per quello che risulta allo stato - ha concluso Salvi - la Procura della Repubblica procederà ad accertamenti nei confronti dei rapinatori, considerando gli agenti di polizia giudiziaria come parte offesa del reato".
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