CATANIA. Ancora un rogo nella ex fabbrica-dormitorio per extracomunitari di viale Africa, alle spalle d’ufficio postale, ma anche a ridosso della linea ferrata, che conduce alla Stazione Centrale. Nessun ferito. L’area interessata all’incendio ha una superfice di ottomila metriquadrati, con tetto a falde in legno lamellare e copertura coibendata, è stata evacuata appena in tempo dai suoi occupanti: rifugiati e immigrati, che hanno perduto ogni avere.
Tutto farebbe supporre che si sia trattato di un incendio accidentale, determinato forse da una candela o dalla fiamma di un fornelletto, visto che l’impianto è privo di energia elettrica (in passato è stato così). Le lingue di fuoco hanno così trovato combustione nei tanti rifiuti ammassati. Sul posto sono intervenute le squadre del Distaccamento Sud con 2 autobotti, una delle quali da 25 mila litri, 2 autoscale e la squadra boschiva. Inizialmente l’incendio era generalizzato, ma in pochi minuti, a causa del forte vento, ha interessato l'intera struttura.
I tecnici del «115» hanno lavorato tutta la giornata ininterrottamente sino al calar del sole per spegnere gli ultimi focolai e la mettere in sicurezza dell'edificio. Diciotto ore di intenso lavoro. Dell’ex fabbrica di zolfo sono rimaste solo le pareti. Le fiamme hanno incenerito tutto quello che di solido poteva ostacolarle, compreso il tetto e danneggiato la rete elettrica delle ferrovie. Il traffico su rotaie di conseguenza ha subito comprensibili rallentamenti. La circolazione dei treni sulla linea Messina-Siracusa, ha subito rallentamenti dalle 11,10. L’Intercity 724 (Siracusa-Roma), ha registrato un ritardo di circa mezz'ora, il Regionale 12871 (Messina-Catania), di 50 minuti. Il Regionale 12872 (Catania-Messina), addirittura è stato cancellato.
Il testo è di Redo Ruiz
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