Scatta il sequestro di beni per un valore di circa 1,3 milioni di euro a sei persone ritenute appartenenti alle famiglie mafiose Santangelo -Taccuni di Adrano, affiliata alla famiglia di cosa nostra catanese Santapaolo- Ercolano.
Gli agenti della polizia amministrativa di Catania hanno passato al setaccio i beni riconducibili a Alfio Santangelo, di 66 anni, ritenuto capo dell’omonimo clan mafioso operante prevalentemente ad Adrano, Paternò e Biancavilla; al genero Antonino Quaceci, di 49 anni, detenuto e ai figli Alfio, di 25 anni e Salvatore, di 27 anni; ancora quelli riconducibili a Gianni Santangelo, di 36 anni, e Ignazio Vinciguerra, di 54 anni.
Il tribunale di Prevenzione ha emesso il provvedimento di sequestro di prevenzione, finalizzato alla confisca, di 12 beni immobili, tra cui diverse ville, l’impresa individuale “Vinciguerra Carmelo”, operante nel settore delicato delle “slot machine”, del 100% della società “Q.F. Auto S.r.L.”, e del 100% della società “Le Delizie Trasporti Società Cooperativa Agricola” e diversi rapporti finanziari.
Il “tesoretto” del clan Santangelo è ritenuto essere il frutto di attività criminali come estorsioni e traffico di stupefacenti.
A carico dei sei indagati è stata anche richiesta l’applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.
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