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"Esasperato dai continui furti": così l'imprenditore ha ucciso i ladri ad Acireale

Ad alcuni parenti avevano detto che dovevano compiere un furto di limoni, ma poi erano spariti. Sono partiti da queste dichiarazioni i carabinieri della Compagnia di Acireale, coordinati dalla procura di Catania, che hanno eseguito il fermo di un agricoltore di 70 anni, Giuseppe Battiato, pensionato e incensurato, per omicidio pluriaggravato, che ha confessato di avere ucciso i due uomini, tra loro cugini, e che era esasperato dai continui furti di limoni subiti. Vittime i due trentenni Virgilio Cunsolo Terranova e Vito Cunsolo, entrambi di Catania, commesso nella notte tra martedì e mercoledì.
Nel tardo pomeriggio di ieri, i carabinieri della Stazione di Guardia Mangano erano intervenuti nelle adiacenze del terreno di proprietà del fermato, in via Roccamena della frazione Pennisi di Acireale, dopo la segnalazione di diverse persone circa l’assenza di notizie da parte di alcuni congiunti ed era trapelato che i due si erano allontanati la notte precedente per «commettere un furto di limoni» in quei luoghi.

Le immediate ricerche hanno consentito di rintracciare all’interno del fondo agricolo il proprietario e di trovare, poco distanti, riversi per terra e coperti da alcuni teloni di plastica, le due vittime. Battiato ha così confessato, consentendo da subito ai militari di trovare (nascosti nella campagna, sotto una palma nana) sia l’arma utilizzata (una pistola semiautomatica marca «browning», calibro 7.65, regolarmente detenuta), sia il cellulare di uno dei due giovani.
L’omicida, sentito dal magistrato presso la Compagnia carabinieri di Acireale, ha poi in modo formale, in sede di interrogatorio, ammesso le proprie responsabilità, fornendo dettagli della vicenda e precisando di avere agito la scorsa notte intorno alle 3, quando svegliato all’improvviso dalla presenza in casa dei due uomini, gli stessi che alcuni giorni prima l’avrebbero minacciato e invitato ad abbandonare la proprietà. Battiato ha riferito di aver esploso tre colpi con l’arma, «tenuta sotto il cuscino per il timore di subire ulteriori minacce e furti, come negli anni passati era già avvenuto».

Nel video il capitano Stefania Riscolo, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Acireale 

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