Il curatore della mostra antologica di Elio Romano che parte domani (31 ottobre) al Palazzo della Cultura di Catania, Vittorio Ugo Vicari (nel video le sue dichiarazioni), ha parlato del metodo di lavoro, quello dello storico che incrocia dati, documenti e verifica le fonti, ha parlato. «Da storico dell’arte - ha spiegato - ho adottato un metodo umanistico che studia i contesti, la mentalità, la cultura che gravitano intorno all’autore. Così il catalogo che, con un approccio interdisciplinare, propone contributi che parlano molto dei contesti: da quello familiare e personale a quello sociale entro cui opera, fino ad arrivare alle macrostrutture della produzione e della critica coeva. Il visitatore troverà un ordinamento meno esornativo ma più intimo, maggiormente raccolto intorno a immagini che personalmente considero determinanti: una sorta di viaggio affettivo tra luoghi, amicizie e amori di Elio Romano».
Emozionatissimo Guido Romano , 76 anni, il più piccolo dei cinque figli del maestro, che al pubblico ha spiegato: «Elio Romano è un artista molto stimato e molto si è scritto su di lui in tanti anni di carriera. Eppure le ultime ricerche hanno fatto emergere una personalità in larga parte ancora ignota, restituendoci un’immagine di nostro padre ancora più confidenziale. Sono grato a nome mio e della mia famiglia a tutti gli enti – Accademia e Comune di Catania, Assessorato regionale dei Beni Culturali – per aver sostenuto questo progetto. E sono grato all’entusiasmo palpabile degli studenti e dei loro docenti con cui in questi giorni allestito la mostra che adesso condividiamo con tut ta la comunità».
La mostra «Libero Elio Romano», a ingresso gratuito, è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13; il sabato dalle 16 alle 19. Visite guidate e per gruppi su prenotazione con gli allievi Abact inviando una richiesta a [email protected]
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