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"Non sa mantenere i rapporti di vicinato": giovane pestato a Calatabiano

L’aggressore, spalleggiato da tre persone, irrompe a casa della vittima e spara un colpo di pistola

CATANIA. Pestato perché non sapeva mantenere rapporti di buon vicinato. È accaduto in via Lapide Vecchia, nella frazione Pasteria nel Comune di Calatabiano, dove quattro soggetti sono stati arrestati dai carabinieri del comando Stazione locale, collaborati dai militari della Stazione di Riposto e del Nucleo radiomobile della Compagnia di Giarre. Si tratta di Giuseppe La Rosa, 24 anni, suo padre: Mario La Rosa, 49 anni, Maurizio Allegra, 31 anni, che insieme ad un quarto soggetto incensurato, sono finiti in carcere per violenza privata aggravata in concorso. A Giuseppe La Rosa è stato altresì contestato il reato di porto abusivo di arma comune da sparo e lesioni personali; mentre a Maurizio Allegra, quello di detenzione illegale di munizioni.
Venerdì sera, intorno alle 20, i quattro, si sono presentati a casa di un vicino di casa di ventotto anni. Sono entrati senza suonare il campanello, introducendosi nell'abitazione con uno stratagemma, minacciando l’inquilino di rappresaglie se non se ne fosse tornato nel paese d’origine.

Al diniego espresso dalla vittima, Giuseppe La Rosa, a quanto pare sotto l’effetto dei fumi dell’alcool, aizzato dai restanti componenti del gruppo, ha iniziato a picchiare di brutto il giovane padrone di casa.

In difesa del ventiseienne è accorso il padre, una guardia giurata di 56 anni, che con la sua presenza sembra abbia fatto irritare ancora di più l'aggressore, il quale ha estratto una pistola calibro 6,35, premendo una volta il grilletto (il proiettile per fortuna è andato a vuoto).
A questo punto la guardia giurata ha estratto la sua di pistola e ha sparato anche lui un colpo in aria per fare in modo che i quattro individui se ne andassero.
A dare l'allarme al «112» ci ha pensato la convivente della vittima, che nel parapiglia ha trovato la forza di chiedere aiuto. Tre pattuglie dell'Arma giunte sul posto sono riuscite a rintracciare e ad arrestare i quattro componenti della spedizione punitiva; recuperare il bossolo sparato con la pistola impugnata da Giuseppe La Rosa (la semiautomatica, però, non è stata ritrovata), sequestrare, in casa di Maurizio Allegra 70 munizioni da caccia, di vario calibro, detenute illegalmente.
Il ventiseienne picchiato ha dovuto fare ricorso alle cure dei medici del Pronto soccorso dell’ospedale di Taormina (Messina), che a conclusione della visita e delle necessarie medicazioni hanno giudicato guaribile il paziente in sette giorni, salvo complicazioni.

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