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Manutenzione della rete idrica «Agli utenti nessun addebito»

Sentenza del giudice di pace, su ricorso presentato da Federconsumatori Etna Sud

MASCALUCIA. La società Acque Carcaci del Fasano Spa non può fare pagare agli utenti le spese di manutenzione della sua condotta idrica. È quanto ha stabilito, in applicazione di norme di legge, il giudice di pace di Mascalucia Giuseppe Arcidiacono, con una sentenza di capitale importanza, emessa il 18 dicembre scorso, in accoglimento del ricorso presentato da un socio della Federconsumatori Etna Sud, assistito dall’avvocato Daniele Di Grazia. Un importante pronunciamento che afferisce alla cerchia dei costi di manutenzione che vengono riportati sulle bollette idriche.
«Per Federconsumatori Etna Sud - dice una nota diramata dall’associazione - si apre un nuovo fronte di battaglia per il riconoscimento dell’acqua come bene pubblico».
La sentenza riafferma il principio di legge secondo il quale viene stabilita la non applicabilità, nei confronti degli utenti, dei cosiddetti costi aggiuntivi alla tariffa dei consumi dell'acqua, quali nel caso di specie per la manutenzione delle condotte.
Il giudice di pace di Mascalucia ha quindi dichiarato la illegittimità dell'importo extracontrattuale aggiunto nella bolletta dell'acqua e, conseguentemente, ne ha escluso il pagamento. Giuseppe Arcidiacono ha altresì stabilito che, in base a precise norme di legge, deve essere consentita la possibilità di auto-lettura del contatore e, a tal fine, ha obbligato la società Acque Carcaci del Fasano Spa ad adottare un sistema di chiusura universale delle cassette dei contatori, che consenta agli utenti di controllare i propri consumi in ogni momento. Per tale giudizio la società Acque Carcaci del Fasano è stata condannata al pagamento delle spese processuali.

R.R.

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