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Visita del ministro, firmata l’intesa sul «San Luigi»

Beatrice Lorenzin a Palazzo degli Elefanti, l’ospedale di viale Fleming concesso dall’Azienda «Garibaldi» all’Asp ospiterà un presidio territoriale di assistenza

Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, è stata ieri in visita istituzionale in Comune e ha fatto da «madrina d’onore» alla firma dell’accordo tra il «Garibaldi» e l’Azienda sanitaria provinciale per la cessione dei locali dell’ospedale San Luigi in comodato d'uso gratuito. In viale Fleming nascerà così il nuovo Punto territoriale di assistenza ma resteranno operativi i servizi medici presenti, compreso Radiologia. L’accordo è stato siglato dal commissario straordinario dell’Azienda «Garibaldi», Angelo Pellicanò, e da quello dell'Asp, Gaetano Sirna. «L’accordo produrrà un risparmio di circa un milione e 800 mila euro all’anno — ha spiegato il sindaco Enzo Bianco — e rappresenta un’ulteriore riprova che il coordinamento tra strutture sanitarie riesce a dare notevolissimi frutti. E il ministro Lorenzin ha molto apprezzato le direttrici innovative che stiamo intraprendendo. Per esempio con la costituzione del Coordinamento della salute pubblica e della Conferenza dei direttori generali delle aziende così come prevede il ruolo di autorità sanitaria locale del sindaco».
Nel corso della sua giornata catanese, Beatrice Lorenzin ha parlato di Sanità in Sicilia: «Non entro nel merito gestionale, ma una Regione ha necessità di avere direttori generali in tempi brevi anche perchè i temi da affrontare sono tantissimi». E ancora: «Fortunatamente la Regione Siciliana, sul fronte della Sanità, è riuscita a raggiungere un equilibrio economico-finanziario ma non è sufficiente, occorre mantenere i parametri di consolidamento per rendere maggiormente efficiente il sistema, soprattutto nel rapporto tra la rete ospedaliera, il territorio e l’urgenza, altrimenti si rischia di tornare indietro». Il ministro, nel corso di un convegno, è anche tornata sulle polemiche relative alla sospensione delle cure con le staminali, che una commissione ha definito «pericolose». Rispondendo a Simonetta Terranova, sorella di un malato terminale, l’esponente del governo Letta ha affermato: «Stiamo cercando di mettere e tenere in piedi il servizio sanitario nazionale italiano e farlo con un unico scopo: quello di dare garanzie ai nostri pazienti e mettere al centro la salute del cittadino e il rigore del metodo scientifico, che e l’unico metodo che funziona, è l’unica risposta». Simonetta Terranova aveva polemicamente chiesto al ministro «di spiegare perchè ha deciso di far morire 25 mila persone?». Davanti l’albergo della manifestazione anche una delegazione del movimento dei Forconi, con un presidio a sostegno del metodo Stamina. Ge.M.

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