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Megafurto d’uva a Mazzarrone: 2 arresti

MAZZARRONE. Non smette di destare attenzioni "truffaldine" la pregiata uva da tavola coltivata a Mazzarrone: nella notte tra giovedì e ieri i carabinieri del locale comando Stazione hanno arrestato in flagranza i catanesi Gino Fiducia, di 30 anni, e Mario Di Dio Cianciolo, di 35 anni, intercettati dai militari nel corso di un servizio notturno approntato proprio per combattere i reati predatori. I due sono stati bloccati in contrada Leva mentre erano a bordo di una Volkswagen Polo con il sedile posteriore ed il bagagliaio ricolmi di uva "Italia" rubata - come è stato successivamente appurato - da un appezzamento agricolo in contrada Piano Pancari.
Errano oltre 650 i chilogrammi di prezioso frutto "raccolto" abusivamente che, se immesso sul mercato clandestino, secondo i carabinieriavrebbe fruttatoalmeno 2.300 euro di utile da spartire tra i "raccoglitori" ed i "venditori". Le indagini ora proseguono per verificare se Gino Fiducia e Mario Di Dio Cianciolo abbiano agito da soli o se fossero spalleggiati da eventuali complici.
Le contrade rurali di Mazzarrone e della vicina Licodia Eubea, autentiche capitali dell'uva da tavola "Italia", "Victoria"e "Red Globe" sono spesso bersaglio dei ladri che approvvigionano così a basso costo i venditori ambulanti o i commercianti disonesti.
Con l'arresto di ieri notte i carabinieri hanno assestato un duro colpo ai criminali, che sono stati condotti nel carcere calatino di contrada Noce, a Caltagirone. Ai magistrati dovranno rispondere di furto d'uva in concorso. La refurtiva, invece, è stata consegnata al legittimo proprietario che ha speso parole di elogio alel forze dell'ordine.

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