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Sanità a Catania, "Legittime le nomine dei manager di Policlinico e Cannizzaro"

CATANIA. Adesso rimangono pochi alibi per non correre ai ripari sulla delicata questione dell’assistenza sanitaria pubblica, settore nel quale i vuoti di organico negli ospedali sono macroscopici. La Camera dei deputati ha confermato la legittimità della nomina di Paolo Cantaro e Angelo Pellicanò come manager delle Aziende «Cannizzaro» e «Policlinico-Vittorio Emanuele», per cui da più parti si sollecita la loro nomina e il loro insediamento, oggetto nelle scorse settimane di una accesa presa di posizione della Cgil e un «libro bianco» sulle carenze da parte della Uil.
«Le mancate nomine dei vertici di due aziende sanitarie - dice Giacomo Rota, segretario generale della Cgil - ci preoccupano da settimane, ma ora che la Camera dei deputati ha confermato la legittimità delle nomine di Cantaro e Pellicanò, grazie all’approvazione di un ordine del giorno proposto dal deputato Giuseppe Berretta, la Regione deve chiudere definitivamente la querelle. Non si può ulteriormente danneggiare il servizio sanitario del territorio catanese per un atteggiamento politico protrattosi sino ad oggi, che il sindacato non può che definire sbagliato».
Il fondato timore è che, perdendo ancora tempo prezioso, si possano ulteriormente danneggiare utenti, lavoratori e il territorio stesso. Sintomi di questa disgregazione sono le purtroppo frequenti aggressioni di medici e paramedici nei vari Pronto soccorso. «È sintomatico della gravità della situazione - dice ancora il segretario della Camera del lavoro etnea - che le aziende sanitarie “Policlinico-Vittorio Emanuele” e “Cannizzaro”, sono le uniche due in Sicilia senza vertici. La Regione proceda dunque alle nomine definitive dei due direttori generali delle Aziende, confermando i due manager nominati. La Cgil etnea chiede serietà e certezza di interlocutori stabili che lavorino su progetti pensati su misura per il territorio e con una visione onesta di “diritto alla salute».
Proprio all’Azienda «Cannizzaro», secondo la denuncia della Uil, mancano 11 infermieri al Pronto soccorso, 5 infermieri e 4 ausiliari nel Pronto soccorso pediatrico, 5 medici a pieno regime in Ecografia di Pronto soccorso. E ancora: un medico e 3 infermieri in Chirurgia plastica, 3 medici a pieno regime in Anestesia e Rianimazione, 6 medici e 6 infermieri alla Terapia intensiva neonatale, mentre in Terapia intensiva respiratoria la pianta organica imporrebbe la presenza di 5 medici, 10 infermieri, 3 fisioterapisti in più, 4 medici e 4 infermieri in Neurochirurgia, un tecnico in Chirurgia toracica, un medico e 2 tecnici nel Centro trasfusionale, 7 infermieri in Ostetricia-Ginecologia-Pronto soccorso ostetrico, 2 medici e 6 infermieri in Endoscopia digestiva, 2 tecnici nel Laboratorio di analisi.
All’Unità di terapia intensiva della Cardiologia del «Garibaldi Centro», in Emodinamica, mancano all’appello 4 medici, 2 infermieri professionali e 2 ausiliari. Al Pronto soccorso del «Garibaldi Centro», inoltre, sono 10 in meno gli infermieri, altrettanti al «Vittorio» e 7 al «Santa Marta e Santa Venera» di Acireale, 3 alla Cardiochirurgia del «Ferrarotto» in Terapia intensiva, mentre al «Gravina» di Caltagirone servono 4 medici all’Unità di Terapia intensiva e coronarica, 2 in Chirurgia, 4 in Rianimazione e Anestesia, 6 in Chirurgia generale, 3 al Pronto soccorso, 2 in Neurologia. In attesa la copertura del posto di primario di Urologia che, peraltro, dovrebbe prestare servizio in condominio tra Caltagirone, Acireale e Bronte.
Dal «Cannizzaro» avevano replicato che la situazione si sarebbe sbloccata nel momento in cui la nomina del direttore generale sarebbe diventata operativa, essendo la figura abilitata a bandire i concorsi.

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