CATANIA. L'attività di una comunità alloggio di Catania che ospitava 11 anziani è stata chiusa dai militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania, che durante un controllo coi colleghi del NAS via hanno trovato cinque lavoratori in nero. La titolare è stata denunciata. I militari hanno contestato sanzioni amministrative e ammende per 60.000 euro e sono stati recuperati contributi assistenziali ed assicurativi per circa 13.000 euro per la presenza di lavoratori «in nero». La ditta dovrà ora regolarizzare la posizione delle maestranze.
Nella struttura non sono state trovate persone abilitate a svolgere le mansioni di assistente tutelare. Secondo quanto accertato inoltre la titolare avrebbe aumentato arbitrariamente la ricettività massima della comunità portando da 9 a 12 i posti letto per gli alloggiati, con i conseguenti guadagni. Sul posto è anche intervenuto il personale del Asp e dei Servizi Sociali del Comune. La titolare avrà ora l'obbligo di contattare i familiari degli alloggiati per il loro trasferimento in altre strutture idonee. I lavoratori trovati nella comunità non erano stati formati ed informati sui rischi della loro mansioni e percepivano un compenso giornaliero di circa 20 euro. Alcuni non usufruivano del riposo settimanale ed altri ancora superavano le otto ore di lavoro notturno.
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