Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Uil, a Catania un osservatorio permanente
per le opere rimaste incompiute

CATANIA. «Insieme, istituzioni cittadine e organizzazioni del lavoro, per risollevare Catania costruendo condizioni di sviluppo occupazionale e sociale. Non solo protesta per lo sblocca-Catania-che-non-c'è, denunciato dalla Uil, ma anche proposte e iniziative, tra cui la creazione di un osservatorio permanente sulle incompiute dopo un confronto con sindacati e associazioni imprenditoriali». Questi i motivi-guida dell'incontro che s'è svolto stamattina a Palazzo degli Elefanti tra i consiglieri della commissione Urbanistica, presieduta da Rosario Gelsomino, e i segretari generali di Uil e Feneal Uil Catania, Fortunato Parisi e Francesco De Martino. La Quarta commissione consiliare è composta anche dal vicepresidente del Consiglio comunale, Sebastiano Arcidiacono, e da Giuseppe Castiglione, Giovanni D'Avola, Michele Failla, Agatino Lanzafame, Antonino Manara, Giovanni Marletta, Maurizio Mirenda, Giuseppe Musumeci, Alessandro Porto. Nel corso dell'audizione, i segretari di Uil e Feneal hanno ribadito i contenuti del recente documento sullo «SbloccaCatania-che-non-c'è», nel quale erano state indicate le molte opere pubbliche in attesa di realizzazione e i tanti strumenti urbanistici - dal Piano regolatore al Pua Catania Sud - ancora senza definizione. Il presidente Gelsomino commenta: «Non solo io, ma tutta la commissione abbiamo apprezzato l'iniziativa sindacale. Uil e Feneal dimostrano di avere a cuore come noi le ragioni di lavoratori e disoccupati, a partire da quel settore edile che è fondamentale per questa città. Abbiamo deciso di dar vita a un tavolo di confronto e vigilanza sulle incompiute. Lo costituiremo con organizzazioni, associazioni, sindacati che la commissione ha intenzione di incontrare nelle prossime settimane». Al presidente Gelsomino e agli altri consiglieri il ringraziamento e l'appello di Fortunato Parisi e Francesco De Martino: «Divisi e rissosi non si va da nessuna parte. In coerenza con la storia della Uil e della sua organizzazione dei lavoratori edili, la Feneal, siamo quindi impegnati in un dialogo serrato con istituzioni e parti sociali perché Catania e la sua provincia escano dal disperato stato di recessione in cui si dibattono ormai da anni». «Non possiamo tacere - aggiungono Parisi e De Martino - dinanzi a strumenti urbanistici e progetti di lavoro buono, vero, che restano nei cassetti. La fame di infrastrutture non si placa con il raddoppio ferroviario Palermo-Catania e il rifinanziamento della Metropolitana, previsti nello SbloccaItalia del governo». 

Caricamento commenti

Commenta la notizia