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Catania, la Dia sequestra beni per duecentomila euro

Confisca ai danni di Daniele Amato Musarra

CATANIA. La Direzione Investigativa  Antimafia di Catania, in esecuzione di un provvedimento emesso  dal Tribunale di Catania - Sezione Misure di Prevenzione, ha  confiscato i beni per un valore stimato in circa 200 mila euro  nella disponibilità di Daniele Amato Musarra, 44 anni, nativo di  Castel di Iudica e domiciliato a Belpasso (Catania), arrestato  nel 2013 insieme ad altre nove persone nell'ambito della  operazione "Tuppi", coordinata dalla Direzione Distrettuale  Antimafia di Catania. Tra i beni confiscati un'azienda operante  nel settore della commercializzazione di autoveicoli, un  immobile e disponibilità bancarie.     L'inchiesta aveva consentito di mettere in luce l'esistenza  di un'articolata associazione dedita all'importazione di ingenti  quantitativi di sostanze stupefacenti a Catania.     Secondo quanto accerto' l'indagine Musarra Amato, oltre a  gestire in proprio attività illecite legate al traffico di  sostanze stupefacenti, aveva il compito di reperire e rivendere  la droga per conto del clan mafioso Nicotra, con a capo Gaetano  Nicotra, operante nella zona di Misterbianco, subentrato al  fratello Mario detto 'u Tuppu, considerato anch'egli elemento di  vertice in seno alla cosca, ucciso nel 1989 a Misterbianco nel  corso della faida con il clan rivale dei Malpassoti.    Con lo stesso decreto il Tribunale ha inoltre inflitto a  Musarra Amato la misura della sorveglianza speciale per tre  anni, ravvisandone il forte collegamento all'organizzazione  criminale e la conseguente pericolosità sociale

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